ASCOLI PICENO – Il vescovo Silvano Montevecchi è morto ieri sera intorno alle 22. Il vescovo stava molto male dallo scorso 17 marzo per una meningite. Montevecchi era caduto in una specie di coma e, in questo stato di semiincoscienza, aveva compiuto anche 75 anni il 31 marzo scorso. Lascia profonda commozione ad Ascoli dove è stato vescovo per tanti anni, era nato a Brisighella dove ha ancora i suoi parenti più stretti e quest’anno sarebbe andato in pensione. Il Comune ha esposto le bandiere a mezz’asta in segno di lutto cittadino.
Cordoglio da parte del mondo istituzionale, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca: “Una grave perdita per la comunità ascolana, così legata al proprio Vescovo. Un lutto per l’intera regione. La vicinanza e l’attesa angosciata della comunità ascolana in questi mesi sono la testimonianza più concreta dell’affetto di cui era circondato mons. Montevecchi nella sua Diocesi, servita con dedizione per 16 anni. Esprimo a nome della Giunta regionale delle Marche le più sentite condoglianze alla famiglia e alla Diocesi”. “La scomparsa del nostro Vescovo ha provato una senso di generale mestizia in città – scrive il sindaco di Ascoli Guido Castelli -. Una città che lo ha amato profondamente e che – nel corso dei quindici anni che lo hanno visto alla guida della Diocesi ascolana – ha beneficiato dell’azione pastorale di uomo tanto buono quanto colto. Nel giugno dell’anno scorso il consiglio comunale di Ascoli volle insignire la cittadinanza onoraria a Don Silvano e mai come in quell’occasione ho percepito il legame che lo univa alla nostra Città. Felice ed emozionato come non mai si sciolse in abbraccio chiamandomi per nome (l’unica volta che è capitato) e con gioia quasi fanciullesca dedicò alla nostra Ascoli espressioni così affettuose da rimanere scolpite nella memoria di tutti i presenti. Ci mancherà. Ci mancheranno le sue sue straordinarie catechesi con cui onorava, sempre e comunque, le molte occasioni civili che lo vedevano partecipe. Ci mancherà ma resteranno per sempre le opere e le molteplici realizzazioni che ha donato al nostro territorio. Resteranno soprattutto i suoi insegnamenti, la sua rettitudine e l’esemplaritá di un vita cristiana che la cittá saprà custodire con affetto e riconoscenza.Grazie Don Silvano. Ti abbiamo voluto bene”.