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Lavoro, salute, giustizia e diritti. Sono parole che troppo spesso dimentichiamo di pronunciare insieme e che nel nostro paese da troppo tempo tendiamo a vedere quasi come inconciliabili. Le tragedie delle morti bianche ci accompagnano nei tg pressoché quotidianamente (solo di pochi giorni fa l’incidente ai silos). Di fronte a queste tragedie e per cercare di capire meglio il mondo del lavoro in Italia in cui spesso invece di nobilitarla la vita viene persa o distrutta, abbiamo organizzato un incontro importante, dedicato a un libro molto bello di Angelo Ferracuti, dal titolo caustico: Il costo della vitaL’incontro che organizziamo in collaborazione con i sindacati di base (CGIL, CISL e UIL) e che si svolgerà sabato 21 settembre alle 18 presso la libreria è solo il primo di quello che vorremmo trasformare in un appuntamento fisso da dedicare ai temi del lavoro. Ci daranno una mano anche i ragazzi di Arte Contemporanea Picena e tutti voi siete invitati, cari amici.

Ma non è solo di questo libro che voglio parlarvi. Oggi invece che i miei poveri suggerimenti di appassionata condividerò con voi il percorso di lettura che mi ha inviato Angelo Ferracuti, avremo dunque una bibliografia d’autore, certamente interessantissima e ricca di spunti. Ecco qua.

Il primo libro che segnalimo è La lotta di classe dopo la lotta di classe di Luciano Gallino e Paola Brogna. Trent’anni di storia per capire perché le disuguaglianze aumentano invece di attenuarsi. Il secondo volume invece è La fabbrica del panico di Stefano Valenti. Un territorio, le sue famiglie, una fabbrica e il male che mangia dentro. Il terzo volume della nostra serie è Amianto di Alberto Prunetti. Qui troverete la storia di Renato e dei suoi polmoni, immersi nello sfondo di polveri e metalli che è la scenografia tragica di troppe storie di malattia e morte per colpa del lavoro.

Gli ultimi due libri sono dedicati in maniera speciale a Taranto e al suo dolente fardello dell’Ilva. Fabbrica che per tanti anni è stata sostentamento e vita per le famiglie che si è rivelata matrigna e avvelenatrice. Il primo dei due testi è Fumo sulla città, di Alessandro Leogrande. Un reportage su un pezzo di territorio italiano emblematico. Il secondo libro che conclude questa rassegna è Ilva Connection di Loris Campetti. Un’inchiesta durissima sullo stabilimento.

Ecco tutto, per ulteriori approfondimenti rimando al bel libro di Angelo dedicato all’incidente del porto di Ravenna del 1987, ma non solo, e all’incontro di sabato.

Per le vostre bibliografie scrivetemi a info@bilbiodiversita.it