ASCOLI PICENO – “Sabato digiuno per la pace”; dopo l’appello di papa Francesco, il Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti umani lancia per questo sabato la “Giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria e in Medio Oriente”. Dalla Provincia alla riviera, sono diverse le adesioni a questa proposta che abbraccia credenti, uomini di buona volontà e i massimi responsabili.
“Aderiamo con convinzione all’appello affinché si ponga fine alle terribili barbarie sulla popolazione siriana, in particolare sui soggetti più indifesi, ad iniziare dai bambini – dichiara il sindaco Giovanni Gaspari da San Benedetto del Tronto – e, data la gravità del momento, invitiamo la cittadinanza, chi può, a compiere un gesto simbolico nei modi e nelle forme che riterrà più opportune per dire no alla guerra“. Da Ascoli giunge l’adesione del consigliere Camillo Ciaralli, presidente della Consulta provinciale per la pace. “Con grande convinzione e speranza – dichiara il consigliere Ciaralli – ho inteso rispondere all’invito rivolto dal Santo Padre a compiere un gesto simbolico di condivisione e vicinanza nei confronti del popolo siriano che sta soffrendo le conseguenze di un conflitto sempre più cruento e devastante giunto fino al presunto uso assurdo e sconsiderato di armi chimiche. È importante che anche le istituzioni locali facciano proprio il messaggio forte sintetizzato nelle parole ‘mai più la guerra'”.
Anche il presidente della Provincia Piero Celani e il vice presidente e assessore alle Politiche Sociali Pasqualino Piunti hanno aderito all’appello rivolto alla Comunità Internazionale “perché faccia ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pace in quella Nazione, basate sul dialogo e sul negoziato, per il bene dell’intera popolazione siriana” – come si legge nell’invito condiviso. “Per scongiurare i rischi di un conflitto che può diventare regionale, se non mondiale, è fondamentale favorire una grande mobilitazione internazionale, a tutti i livelli – sottolineano Celani e Piunti – per promuovere il percorso di una soluzione politica e negoziale, mettendo anche in atto ogni sforzo per garantire un’assistenza umanitaria alle vittime ed ai profughi. In questa prospettiva, certamente giunge opportuna e di grande spessore l’iniziativa del Pontefice che rappresenta un segnale importante rivolto non solo ai credenti, ma tutti gli uomini e donne di buona volontà ad operare in direzione della pace e della fratellanza tra i popoli e le civiltà“.