SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono stati firmati stamani dal sindaco Giovanni Gaspari e il dirigente dell’ufficio Pianificazione urbanistica Germano Polidori gli elaborati che stilano l’iter di approvazione del Piano regolatore del porto; il comandante della Capitaneria di porto Michele Castaldo compirà l’ultimo atto prima del trasferimento e trasmetterà la documentazione composta da 22 tavole alla Regione Marche per l’approvazione definitiva.
La versione definitiva del Piano è stata redatta, in ottemperanza alle prescrizioni fornite nella seduta del 22 marzo scorso dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, dal gruppo di lavoro costituito all’indomani dalla firma del Protocollo d’intesa tra Comune, Regione e Capitaneria di porto avvenuta nel febbraio 2010 e che segnò, l’inizio del lungo e complesso iter che ora è nella sua fase finale. Il gruppo è composto dal dirigente Germano Polidori e dai tecnici Marco Cicchi, Giovanni Ciarrocchi, Massimo Forlini e Gionni Tiburtini del Servizio di Pianificazione Urbanistica e dai funzionari della Regione Marche Mario Pompei, Nicoletta Santelli, Simona Palazzetti, Massimiliano Gabrielli con il collaboratore Eugenio Giuliani.
“Solo valutando la mole dei documenti da inviare in Capitaneria si può comprendere quanto lavoro ci sia a monte di questo importante passaggio finale – ha dichiarato il sindaco Gaspari – un lavoro che, mi piace sottolinearlo, è stato svolto ricorrendo esclusivamente a risorse interne del Comune utilizzando le professionalità dell’ufficio di Pianificazione”.
Il via all’operazione fu dato il 13 febbraio 2010 quando il sindaco Giovanni Gaspari, i vertici dell’epoca dell’autorità marittima, ovvero il comandante della Capitaneria di porto Daniele Di Guardo e l’ammiraglio Antonio Pasetti della direzione marittima di Ancona, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca sottoscrissero il protocollo d’intesa per l’adeguamento tecnico funzionale della zona sud del porto. Il protocollo prevedeva che i soggetti firmatari provvedessero anche all’aggiornamento del Piano Regolatore del Porto, la cui versione vigente risale al 1968. Un iter dunque durato tre anni e mezzo, che ha comportato, tra le altre cose, il coinvolgimento di diversi enti, incontri con gli operatori del porto e ben tre passaggi in Consiglio comunale.