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Adulti e bambini. Insegnanti e alunni. Mondi contrapposti, generazioni troppo distanti, ruoli in contrasto per definizione. Ma nonostante ciò, le dinamiche delle reazioni alla vita seguono gli stessi percorsi. Monsieur Lazhar, film franco-canadese candidato agli Oscar 2012 come miglior film straniero, affronta il tema della morte dal punto di vista di chi resta, di chi sente su di sé il peso dell’abbandono, e lo fa attraverso gli occhi adulti di un professore e quelli dei suoi alunni. La storia è ambientata in una scuola elementare di Montréal, in cui la maestra Martine viene trovata suicida in aula. La direttrice affida la classe a Bachir Lazhar (Fellag Mohamed), un sedicente insegnante di origini algerine, che dichiara di aver svolto la professione per 19 anni nel suo paese.

L’uomo, nonostante i metodi poco inclini a un approccio moderno, comincerà a legare con i bambini, ritrovando in loro lo stesso bisogno di elaborare il lutto che lui cova dentro sé, dopo aver perso moglie e figlia in un incendio doloso da cui è scappato cercando asilo politico. “Una notte un incendio devastò una foresta, e una crisalide che viveva su un albero non divenne mai farfalla. All’alba il fuoco si spense. L’albero era ancora vivo, ma il suo cuore era distrutto dalle fiamme, consumato dal lutto”. Chi sopravvive a una persona amata spesso percepisce la perdita con la solitudine di chi viene abbandonato, e ciò accomuna chiunque lo viva, al di là di limiti sociali o generazionali.

La delicatezza del film è nell’assenza di voyeurismo e nella mancanza di retorica pietistica.

Il regista (Philippe Falardeau) apre una finestra su una storia già iniziata e ci lascia guardare, senza bisogno di rivelare tutto, ma lasciando delle tracce sospese a suggerire le cose non dette. Si ha la sensazione di assistere a un racconto intimo, una parentesi che attraversa vite diverse eppure simili, che offre allo spettatore la possibilità di essere lui stesso a immaginare il resto della storia, indagando la propria anima alla ricerca della sua reazione. 

Monsieur Lazhar è una finestra aperta su una storia. Una volta chiusa, si continua a riceverne luce.

REGIA: Philippe Falardeau

ANNO: 2012

GENERE: Drammatico

DURATA: 94 minuti

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