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ANCONA – Torna la paura ad Ancona per una nuova scossa di terremoto. La magnitudo è di 4.4 e ed è stata avvertita distintamente alle 8:44 di stamattina ad Ancona e lungo tutta la costa marchigiana. Lo si apprende dall’Ingv. La profondità del sisma è 7,9 km, nel distretto sismico del Monte Conero, NUmana-Sirolo, lo stesso del terremoto di magnitudo 4.9 del 21 luglio scorso. Tanta paura fra la gente, scesa in strada, ma per ora non vengono segnalati danni di rilievo.

 

Il “botto” ha spaventato i turisti della riviera del Conero. “Questa volta la scossa è stata più lunga, ma la gente è sembrata più tranquilla, forse si è abituata al terremoto, purtroppo…”. Lo racconta all’Ansa Silvia, la titolare del Bar del Conero della piazzetta di Sirolo, che tenta di sdrammatizzare. A Sirolo, come a Numana e Ancona, non si parla d’altro. In tanti al momento della scossa si sono riversati in strada, soprattutto nel centro storico. Il sindaco Moreno Misiti assicura: “Al momento non ci sono danni, fatta eccezione per un distacco della roccia verificatosi lungo il litorale tra la spiaggia Gigli e i Lavi, al confine con il Comune di Numana.

 

La scossa è stata avvertita anche a chilometri di distanza, lungo tutta la costa marchigiana da Fano (Pesaro Urbino) a Porto Sant’Elpidio (Fermo), e anche in alcune località dell’entroterra come Macerata e Jesi. Il sisma di questa mattina, secondo l’Ingv, fa parte di una sequenza sismica iniziata alla fine di giugno e che finora ha generato complessivamente 20 eventi. Il piu’ intenso è stato quello del 21 luglio scorso, di magnitudo 4,9. Nella stessa giornata era avvenuta un’altra scossa di magnitudo 4,0. “L’area colpita dal terremoto di oggi e’ interessata da una sequenza in atto, generata da una struttura che si estende per circa 20 chilometri da Sud-Ovest a Nord-Est”, ha spiegato il funzionario della Sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alberto Basili. “E’ un’area ben monitorata – ha osservato Basili – e una convenzione con la Regione Marche ci ha permesso di aumentare il numero delle stazioni sismiche, al punto che riusciamo a registrare eventi di magnitudo inferiore a 1”.

Oltre al blocco di calcare caduto fra la Spiaggiola di Numana, la Spiaggia Gigli e la ‘stradella del Frate’, al confine fra i territori di Numana e Sirolo, il terremoto di stamaniavrebbe provocato anche un altro modesto movimento franoso all’altezza della falesia del Trave, sopra la spiaggia di Portonovo, una delle più frequentate della riviera del Conero. 

Alla scossa delle 8.44 ne è seguita una seconda alle 8.52, di magnitudo 2.3 nella stessa area.