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ASCOLI PICENO – La battuta del vice presidente del Senato ha suscitato accese polemiche nell’opinione pubblica italiana, tra chi compiaciuto pensa che lo humor sulla ministra congolese abbia un risvolto di verità e chi ritiene che il razzismo, seppur in forma comica, sia solo la punta dell’iceberg di un sentimento xenofobo che serpeggia nella pancia del Paese e che deve essere estirpato con forza. Interviene in merito il comitato locale Se non ora quando per condannare le parole del leghista e cogliere l’occasione per presentare alcune delle iniziative in programma nel prossimo autunno.

“Le parole rozze e volgari di Roberto Calderoli suscitano nelle donne di Se non ora quando di Ascoli e San Benedetto del Tronto un moto di indignazione e di ribellione che vogliamo condividere con tutte le persone che, come noi, credono nella dignità delle Istituzioni e nei valori fondanti il dettato costituzionale.
Un personaggio di tale bassezza non può coprire ruoli istituzionali di alcuna sorta; ne va della rispettabilità e della dignità di tutti noi, perché le Istituzioni sono dei cittadini e non di una classe politica che spesso dà prova di una mediocrità che non meritiamo. – scrive il gruppo in un comunicato – Tante donne e tanti uomini di questo Paese credono nel rispetto dell’altro, nella differenza come valore fondamentale, segno di progresso e di crescita per la società. Siamo convinte che le massime cariche dello Stato devono dare prova concreta della loro adesione a tali principi intervenendo con decisione su Roberto Calderoli ed estrometterlo da ogni carica rappresentativa del popolo italiano, di cui non è degno. Se non ora quando da più di due anni pone al centro della sua azione civica il rispetto del corpo delle donne, la dignità della persona, la convivenza civile nella diversità. Le orribili parole pronunciate da Calderoli sono un punto di non ritorno dal quale vogliamo riemergere, incarnano purtroppo un sentimento comune in linea con la crisi delle Istituzioni e della democrazia.

Per intraprendere un cammino diverso è necessario un lavoro che parta dal basso, dall’incontro con le persone, in modo da stimolare un dibattito che educhi al rispetto della diversità e renda consapevoli dei principi di libertà alla base della nostra comunità. – prosegue – Per questo Se non ora quando Ascoli ha in cantiere diverse iniziative a partire dal prossimo autunno, una serie di incontri aperti in cui si affronteranno diverse tematiche legate al mondo dei diritti e delle donne: dal lavoro che non c’è alla maternità non riconosciuta adeguatamente, dall’integrazione delle donne straniere alle diverse forme di emarginazione sociale, dal conflitto tra i generi alla mancata presenza delle donne nei centri di potere. Un importante aiuto a questa iniziativa sarà dato dalla presenza di esperti del settore e dalla promozione di letture che migliorino la comprensione delle tematiche. Inoltre, il proposito è quello di coinvolgere insegnanti, educatrici, operatrici del sociale per portare avanti attività parallele a contatto con i bambini, in modo da creare una rete di solidarietà tra famiglie e associazioni per educare i più piccoli al rispetto dell’Altro“.