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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Siamo a presentare un’iniziativa importante che vuole festeggiare i quindici anni del Centro Giovani”, introduce l’assessore alle Politiche Giovanili Luca Spadoni. Una festa lunga tre serate con una dedica speciale a Giacomo Antonini, animatore e coordinatore recentemente scomparso. Martedì 16 luglio cade l’anniversario del quindicennale che da appuntamento per domenica 21, lunedì 22 e martedì 23 luglio alla rotonda Giorgini per tre giorni di intrattenimento in pieno stile Centro Giovani.

Sei band, un gruppo di percussionisti e danze africane sono il programma che si snocciolerà nella tre giorni che rispecchierà l’attività di questi quindici anni di Casa Colonica tra laboratori sul cinema e sul documentario, manifestazioni come Linux Day, Free software user group, Manga e J-Pop, e rassegne artistiche e musicale, organizzate o supportate, con particolare attenzione agli emergenti. Stiamo parlando di “Quindicentro” la manifestazione che festeggia il presente, seppur tinto dall’amarezza della vita che ha portato via la colonna portante del Centro, e ripercorre la storia e l’evoluzione di un centro d’aggregazione secondo le linee guida che Giacomo Antonini aveva pensato.

Tutte le band che interverranno sono gruppi nati con l’aiuto di Giacomo. Domenica, dalle ore 21.30 è la volta della Point Zero, Sticky LemonsSuper Stereo Radio Ok; lunedì, invece, i Quel gran genio del mio amico, i What Really? e i Crossfinger; martedì, infine, la serata è organizzata dall’associazione Radici Migranti con l’esibizione dei ragazzi del corso di percussioni africane, Djambadon e le danze afro a cura di Antonella Gentile. Ma gli appuntamenti per il quindicinale del Centro Giovani, gestito da cooperativa sociale Eos, puntelleranno l’intero anno, anche a settembre eventi e mostre; questo è solo il momento clou che lancia la proposta di intitolare il Centro proprio a Giacomo Antonini.