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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Partita ufficilamente la ventesima edizione del Premio Libero Bizzarri, che ieri sera in Palazzina Azzurra ha potuto contare sulla presenza di Bill Emmott, già direttore di The Economist, salito agli onori della cronaca per il documentario di Annalisa Piras Girlfriend in a Coma, in cui il giornalista britannico compie un viaggio dantesco alla scoperta delle due facce del nostro Paese, la male e la buona Italia.

Prima della proiezione del film, lo scrittore e sceneggiatore Italo Moscati ha avuto il compito di percorrere attraverso parole e immagini i primi venti anni del festival e della fondazione diretti da Maria Pia Silla, lasciando la parola ai rappresentanti politici e ai molti amici del Bizzarri che nel tempo non hanno mai smesso di credere in uno degli eventi culturali più prestigiosi della città di San Benedetto del Tronto. Tante le persone presenti, tra cui i cento giovani registi di Cinemadamare provenienti da tutto il mondo, dal Guatemala, dalla Turchia, dalla Russia, dal Pakistan, che per cinque giorni racconteranno, telecamera alla mano, il nostro territorio. Bill Emmot, cordiale e ironico al tempo stesso, ha presentato il documentario con entusiasmo rivolgendosi alla platea e invitando gli italiani a non perdere la speranza perché “uscire dal coma si può”, dato che sono realtà culturali come quella del Bizzarri a restiruire dignità e libertà al nostro Paese ormai in declino.

Stasera appuntamento alle 21 in Palazzina con la sezione “corti dal mondo”, seguita dall’incontro letterario con Riccardo Gazzaniga, autore del libro “A viso coperto”, vincitore del premio Calvino 2012. Verrà poi proiettato il documentario L’industriale di Giuliano Montaldo. Presente lo sceneggiatore Andrea Purgatori che aprirà un dibattito sul mondo del lavoro con Mario Picchio, vice presidente Roland Italia.