SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sull’approvazione del “documento strategico” per la pianificazione urbanistica, durante il Consiglio comunale si è aperto un lungo dibattito. L’assessore Canducci ha sintetizzato i punti salienti del documento con il quale l’Amministrazione aggiorna e porta avanti la pianificazione generale dopo lo schema direttore approvato nel 2007, evidenziando le criticità di quel percorso e cercando di superarle individuando gli strumenti che possono permettere all’Amministrazione, in attesa della nuova legge urbanistica, di procedere alla riqualificazione di aree cittadine importanti. “È un documento che fornisce un aggiornamento della carta del piano regolatore generale – ha spiegato Canducci – e fa capire che la città si deve dotare di standard necessari indicando anche quali strumenti utilizzare come i Programmi Operativi per la Riqualificazione Urbana (PORU). Il documento si basa inoltre sui principi di perequazione e compensazione da applicare negli accordi con i privati per ottenere dotazioni di standard per la città”.
Primo intervento quello di Riego Gambini che ha sottolineato come il lavoro fatto sia ben fatto dal punto di vista tecnico, ma non completamente esaustivo perché non si è partiti da una analisi approfondita del patrimonio immobiliare esistente e questo strumento potrebbe portare a costruire ancora andando a consumare ulteriore suolo e provocando una ennesima colata di cemento sulla città. Fondamentale, inoltre, un ragionamento condiviso sulle politiche urbanistiche. Dal Pd viene mossa la critica di Loredana Emili; poca condivisione con la città, i partiti, la maggioranza, le associazioni id categoria, ma soprattutto l’ammessa sconfitta dal punto di vista Poru che la nuova legge regionale mette a disposizione. “In questo piano strategico – ha accusato Emili – scompare completamente la variante al piano regolatore generale che deve rimanere l’obiettivo unico su cui l’Amministrazione deve lavorare insistendo in particolare sull’housing sociale. A tale proposito si è persa un’occasione preziosa con il progetto casa di viale Dello Sport della ditta D’Isidori per il quale si è preferito monetizzare il vantaggio per il pubblico”. I consiglieri di maggioranza Evangelisti, Del Zompo, Marinucci e Bovara rivendicano, invece, la bontà del documento che porrebbe le basi per costruire uno o più strumenti per dare risposte ai cittadini e attivare strumenti concreti per cambiare il volto alla città.
Arriva la critica anche dalla schiera del Pdl; l’intervento di Gabrielli segnala la necessità di accelerare i processi e dotare della dovuta funzionalità questo strumento legislativo. Secondo Gabrielli (Pdl) si è perso del tempo ed è necessario accelerare i processi e dotare della dovuta funzionalità questo strumento legislativo. “Siamo stati contrari ad una politica urbanistica portata avanti a macchia di leopardo – ha dichiarato Gabrielli – se non si riesce ad approvare il Piano Regolatore Generale che si adottino i Poru”. Proprio dal Pdl le indicazione sommarie che segnano un punto di rottura con le consuetudini del passato legate al contesto culturale e sociale degli anni ’80. “Oggi occorre più che altro rigenerare la città in modo equilibrato, dove rigenerare non significa necessariamente costruire del nuovo salvo che si tratti di grandi opere di vera architettura e di valore ambientale. – commenta puntuale il Pdl – Sviluppo sostenibile e qualità ambientale sarebbero la scelta strategica“.
Nel suo intervento, il sindaco Gaspari ha sottolineato che con l’approvazione di questa delibera riparte un percorso iniziato nel 2007 con lo schema direttore ma che ha subito diversi “stop and go”. Con il documento strategico, ha detto, vengono fornite indicazioni utili, necessarie e importanti sugli strumenti da adottare per ogni singola situazione, dai Poru al Progetto Casa fino alle riqualificazioni dell’esistente, per arrivare poi all’approvazione del nuovo piano regolatore generale. Nella replica, l’assessore Canducci ha evidenziato che il Piano regolatore ha una struttura rigida a “zoning”, mentre con i Poru si possono soddisfare tutte le diverse esigenze. Inoltre ha ricordato alla Emili che la scelta di monetizzare le opere sul progetto casa presentato dalla ditta D’Isidori è stata finalizzata alla volontà dell’Amministrazione di realizzare la nuova scuola “Curzi” con i vantaggi per il pubblico.
Nell’ambito del Consiglio comunale di giovedì, seppur, con critiche e puntualizzazioni, sono stati approvati tutti gli altri punti all’ordine del giorno.