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È di Valerio Vitelli, giovane ascolano, l’attività ABC, acronimo di Ascoli Bike Cargo, progetto innovativo promosso dall’associazione sportiva dilettantistica e culturale OFF – Only For Fun. “Il modo più semplice di consegnare” come recita l’headline, supportata dal pay-off “ecologico, economico, eccellente”: la bicicletta, l’attenzione all’ambiente, la dedizione sportiva, la volontà e il gioco è fatto. ABC consegna e ritira utilizzando bicicletta “classica”, bicicletta carrellata, bicicletta da carico e risorse umane. Capovolge il concetto di zero trasformandolo in valore aggiunto: zero impatto ambientale generato, zero emissioni CO2 prodotte, zero traffico causato e subìto, zero problemi di parcheggio, zero i limiti rispetto alle zone a traffico limitato. Ed è proprio Valerio a parlarcene.

Come nasce Ascoli Bike Cargo? “La scintilla? Il mio viaggio di un anno fa a Vancouver, una delle città più vivibili al mondo dove tutto è accelerato, dinamico e ciò nonostante molte cose si muovono a velocità “umana”. Il traffico c’è, ma è diverso: le strade lì sono ricche di vita di tutti i tipi, i marciapiedi sono pieni di gente, è stato sorprendente incrociare un avvocato vestito di tutto punto, con valigetta e auricolare in monopattino. E lì ho visto i primi bike messanger e cargo bikers, e incuriosito sono andato a fare due chiacchiere sia con il titolare dell’azienda Phantom Couriesrs sia con i bike messangers che lavoravano con lui. Interessanti le storie emerse: mi hanno raccontato di esser approdati lì da altri lavori, di star bene, di aver trovato la loro dimensione. Ok si può, si deve fare! Sono tornato ed ho iniziato ad informarmi sulla fattibilità nel contesto italiano”.

Ci racconti il passaggio dall’idea alla sua realizzazione? “Dopo un rapido sguardo al mercato, lo step principale è stata la quantificazione dell’investimento necessario a far partire il progetto, che sin da subito ha espresso molteplici potenzialità e l’opportunità di poter essere sviluppato in tante direzioni. Dopo nove mesi di gestazione, per la fase di lancio mi sono limitato all’essenziale: la messa a punto del mezzo di trasporto (avevo già una bici adatta, fissa, semplice e molto resistente ed ho comprato un carrello) e la comunicazione q.b. Continuavo a ripetermi: “Hai voluto la bicicletta, adesso pedala”. A Natale ero per le vie di Ascoli, tra consegne di cesti regalo e presenti di vario genere. La mia è una scommessa per contrastare il momento difficile di crisi che il Paese sta attraversando. Non da meno la voglia di rientrare nella mia città, la stanchezza di vivere lontano dagli affetti, di non avere radici in nessun posto. Per anni sono stato un insegnate di snowboard, costretto a spostarmi dove la stagione sciistica richiedesse la mia presenza, e avevo bisogno di interrompere il nomadismo”.

Cosa rende il tuo progetto unico/speciale? “L’intento di creare una rete di movimentazione urbana in bicicletta: di merci in prima battuta e di persone poi. A tal proposito ho dato il via all’iniziativa AperBiCycle, un aperitivo che organizzo settimanalmente nel centro storico di Ascoli, invitando le persone a fare un giro per la città, esplorando posti dove i motori non arrivano, promuovendo l’utilizzo di un mezzo che rispetta in modo assoluto la terra che abbiamo sotto i piedi e l’aria che ci circonda. Quello che voglio è far vedere e vivere le infinite opportunità della bicicletta”.

Sono trascorsi poco più di sei mesi di vita, come risponde la città? “Ascoli mostra curiosità e interesse nei confronti di ABC, così come una crescente partecipazione. La prima risposta avuta è stata da parte delle attività commerciali, primi destinatari della comunicazione: ho stretto accordi con negozi di vario genere, con gastronomie, caffè, enoteche, farmacie. Poi sono arrivate anche richieste da parte di singoli cittadini, per consegnare la spesa, per ritirare le analisi e così via. All’aspetto ambientale e di vivibilità, si è aggiunta anche una connotazione di utilità sociale”.

Sei soddisfatto? “Si! Molto! Sono riuscito a creare nella mia città qualcosa di semplice, genuino e utile. Ho dato voce alla mia sensibilità per l’ambiente, fornendo una soluzione innovativa per contribuire alla sua salvaguardia. E oggi se mi guardo intorno vedo più bici pieghevoli, più carrelli, e sorrido pensando di aver diffuso in questa città altri modi di usare la bici, oltre lo spostamento e la passeggiata”.

Hai riscontrato delle criticità nell’attuazione del tuo progetto? “Credere e avere entusiasmo è stato fondamentale, ma non sufficiente per richiamare la popolazione. La carta vincente è stato, ed è tuttora, il contatto diretto con la gente, la possibilità di conoscerti personalmente: ma sinceramente la costruzione del rapporto di fiducia ha richiesto tempo. Anche per questo l’idea diAperiBiCycle come occasione di incontro. Poi sicuramente, essendo il primo – e credo ancora l’unico- nelle Marche a fornire questo tipo di servizio, mi aspettavo un supporto maggiore da parte delle istituzioni locali, che ahimè non c’è stato. Di contro però grande la risonanza sul fronte mediatico che ha riservato attenzione all’iniziativa fin dal principio e ancora continua a farlo!”.

Quant’è importante il ruolo di OFF? “Beh oltre alla paternità del progetto, fondamentale anche da un punto di vista formale e legale, l’associazione Only For Fun rappresenta la fonte principale delle risorse umane che insieme a me, fanno si che il servizio ABC sia efficiente, costante e puntuale”.

Iniziativa indubbiamente intraprendente e gratificante. Dal punto di vista economico come sta andando? “Vista la semplicità del business è stato ampiamente recuperato l’investimento iniziale e posso affermare che Ascoli Bike Cargo si mantiene da solo per tutte le attività di cui necessita, riuscendo ad avere attivo anche un fondo cassa. Per quanto mi riguarda, essendo un ragazzo versatile, pieno di voglia di fare e con abilità che spaziano in diversi settori, faccio tante cose che sommate costituiscono le mie entrate”.

Quali evoluzioni future Immagini?Mi piacerebbe che Ascoli Bike Cargo fosse sempre più tesa alla valorizzazione dei concetti di genuinità e benessere, fondendo la cura dell’ambiente con la cura della persona. Da qui prossima la collaborazione con l’azienda etica “Filo d’Erba” di prodotti a km ZERO che con ABC sarebbero consegnati con ZERO emissione CO2 direttamente a casa tua. Poi vorrei che AperiBiCycle crescesse e estendesse la sua fruizione ai turisti, un pubblico sta registrando un sostanzioso incremento nella nostra città. L’obiettivo è quello di sviluppare un circolo tra OFF, ABC, la gente e l’ambiente, attraverso la conoscenza, l’incontro, l’attenzione, la salvaguardia, la semplicità”.

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