Steve Jobs classe 1955 è nato a San Francisco ed è stato un personaggio di spicco nella storia dell’evoluzione tecnologica. Nel 1974 lavorava per la Atari, ma insieme al suo amico Steve Wozniac decise di voler dare una svolta alla sua vita e a quella degli altri. Fondò la Apple Computer il 1 aprile 1976 e per finanziare il suo progetto fu costretto a vendere il suo pulmino Volkswagen e a lavorare nel garage dei propri genitori.
La svolta ci fu con un finanziamento effettuato da parte di Mike Markkula che versò nelle tasche della Apple circa 250.000 dollari. Le vendite del computer Apple iniziarono a impennarsi e nel 1980 la Apple già valeva 256 milioni di dollari. Nel 1984 si produsse il primo computer compatto nella grande distribuzione a interfaccia grafica e mouse dotato di icone, menù a tendina e finestre. L’interesse del pubblico a livello internazionale aumentava di giorno in giorno. Più tardi Steve abbandonò la Apple e fondò la NeXt computer e acquistò la Pixas dalla LucasFilms.
Sfortunatamente nel 1996 la Apple era in crisi, a causa di un sistema operativo obsoleto che andava modificato. Jobs impose una vera rivoluzione aziendale stipulando un accordo milionario con la Microsoft. I successi li consociamo tutti, l’iMac, l’iPod con la possibilità di acquistare la musica su iTunes, l’iPhone e il primo tablet computer marchiato Apple. La Apple produce il bisogno nel consumatore, stimolando la richiesta del cliente a ricercare i suoi prodotti. Il 5 ottobre 2011 in seguito a un tumore al pancreas morì e non potè largamente godere del successo accumulato. Vi lascio con le ultime parole di Steve Jobs, al discorso di Stanford: “Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa. Non bisogna perdere la fede, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l’amore per quello che ho fatto. Bisogna trovare quel che amiamo. E questo vale sia per il nostro lavoro che per i nostri affetti. Il nostro lavoro riempirà una buona parte della nostra vita, e l’unico modo per essere realmente soddisfatti è di fare quello che riteniamo essere un buon lavoro. E l’unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che facciamo. Chi ancora non l’ha trovato, deve continuare a cercare.”