Articolo
Testo articolo principale

GROTTAMMARE – Le tre associazioni di operatori turistici della Riviera delle Palme hanno predisposto un documento congiunto trasmesso all’Assam e ai Comuni di San Benedetto, Grottammare e Cupra per fare il punto della situazione e ricercare assieme una soluzione ufficiale per salvare le palme dal punteruolo rosso. Ridurre i tempi d’attesa e decidere un percorso comune da intraprendere sarebbe l’auspicio delle tre realtà associative rivierasche che sposano la proposta dell’agronomo Sandro Marzetti.

Capofila dell’iniziativa è l’Aot Grottammare che, congiuntamente alle associazioni Acot Cupa e AssoAlbergatori Sbt, rende noto il progetto basato sul metodo della rete di cattura massale attraverso la dislocazione di circa cinquecento trappole su tutto il territorio della Riviera delle Palme. Tale intervento è già stato sperimentato e applicato in Costarica anni fa in situazioni analoghe presentando risultati significativi già dopo un anno dall’attuazione. Grazie alla cattura con la rete di trappole, infatti, la popolazione del punteruolo si riduce della metà con un progressivo decremento che riduce nell’arco di quattro anni la presenza del punteruolo a poche centinaia di esemplari.

La lettera, inviata per raccomandata all’Assam Regione Marche e per conoscenza agli assessorati all’Ambiente dei tre Comuni il 30 maggio, non ha ancora visto alcuna risposta ufficiale. “Siamo fiduciosi comunque in una risposta da parte dell’organo tecnico dell’Assam e speriamo che arrivi quanto prima, dato che la situazione è drammatica e vanno necessariamente applicati tutti i possibili rimedi per contrastare il fenomeno”, comunica il presidente dell’Aot Umberto Scartozzi.