La situazione è drammatica, se si considera che per curarsi, una persona, deve pagare. Sembra assurdo vivere in un sistema dove per farsi curare, si deve controllare il conto in banca, ma la situazione è questa ed è reale. Il documentario di Michael Moore inizia con la testimonianza di un signore che in seguito ad un incidente che ha causato la perdita di due dita della mano, è costretto a scegliere il dito che costa meno farsi riattaccare. L’assicurazione sanitaria comprende una parte privata e una parte pubblica. Il programma sanitario della parte pubblica è chiamato MEedicaid ed è indicato per coloro che hanno una fascia di reddito bassa, per le donne in stato d’attesa, per anziani, per famiglie e disabili.
Medicare invece è per i cittadini con più di 65 anni. Per quanto concerne invece l’assicurazione sanitaria privata, il datore di lavoro stipula una sorta di contratto con il lavoratore, che prevede una detrazione dallo stipendio per l’assicurazione sanitaria. Ovviamente più facoltosa e grande è l’azienda, più alta è la possibilità di usufruire del benefit assicurativo. La peggiore è la HMO che consiste nel pagamento di una tassa assicurativa molto alta per i cittadini. Sotto il versamento di una quota annuale alta, si presta assistenza ai cittadini. La situazione è devastante e per vivere bene si dovrebbe sperare di non contrarre mai malattie per evitare di dover ricorrere a cure mediche. Quindi se io ho una ferita ma non ho soldi devo curarmela da solo e se casualmente dovessi avere un tumore devo pregare il signore di avere soldi per pagare le cure, altrimenti sono spacciata. Un bel sistema per augurare morte sicura a chi non può permettersi nemmeno di pagare l’affitto della propria abitazione. Dall’entrata di Obama le cose sono leggermente cambiate con l’introduzione di Obamacare, un programma medico che prevede una copertura assicurativa obbligatoria rivolta ai cittadini americani entro il 2014.