MONTEPRANDONE – Sembra sempre più complessa la vicenda che coinvolge la costruzione di una centrale a biomasse in località Centobuchi, fortemente osteggiata dagli abitanti del luogo e dal Comitato Aria in trasparenza che si è fatto portatore delle istanze di tutti coloro che si dichiarano contrari all’impianto. Dopo la partecipata e incandescente assemblea pubblica tenutasi qualche tempo fa, il Comitato sembra non aver stabilito un reale dialogo col sindaco Stafano Stracci, il quale da parte sua ha già richiesto una relazione scientifica sull’impatto ambientale della struttura.
Notizia di oggi è anche l’invio alla Regione Marche di una lettera in cui il sindaco reitera la richiesta di revocare o sospendere in autotutela l’autorizzazione per la centrale a biomasse alla luce della Sentenza N. 93/2013 della Corte Costituzionale.
Il Comitato ha comunque sentito l’esigenza di inviare una lettera aperta al sindaco per chiarire le reciproche posizioni e convergere quindi a soluzioni comuni. Nello specifico, sono quattro le domande rivolte al primo cittadino:
“Qual è la sua posizione relativa all’ attuale proposta di modifica della legge regionale che sembrerebbe assegnare ai sindaci la responsabilità di dare parere sulla procedura di Via? La centrale a biomasse non nasce con lo scopo di fornire servizi alla comunità, ma va ad aumentare i livelli, già critici, di inquinamento dell’aria del nostro Comune, aggravati da un effetto-cumulo dovuto ad altre centrali che potrebbero nascere nelle vicinanze, così come confermato in maniera decisa dallo studio commissionato a Terre.it, che ne ha chiaramente messo in discussione l’eticità. Lei ha dichiarato in più occasioni di aver esercitato il diritto di autotutela nei confronti della Regione Marche, può cortesemente condividere con la comunità lo status di tale iniziativa?
Lo stesso studio di Terre.it ha portato alla luce una situazione di inquinamento allarmante nel nostro territorio, la maggior parte della cittadinanza era ignara di tutto ciò e ha reagito con stupore. Chiediamo quindi a Lei ed ai suoi collaboratori se avete già intrapreso iniziative o strategie atte ad individuare le industrie e/o impianti insalubri che operano nelle nostre zone industriali ed artigianali, e di conseguenza adottato accorgimenti specifici per abbattere le emissioni di elementi inquinanti al fine di rendere l’aria più respirabile e l’ambiente più sicuro? Infine, è stato informato riguardo la data prevista per la procedura di “messa in esercizio” dell’impianto a biomasse sito in Via dell’Industria?”. Domande dirette che attendono risposte da larga parte della cittadinanza.