SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alla notizia che la piscina esterna del complesso Primo Gregori non sarà aperta per l’estate tanto da pensare di chiuderla, gli atleti hanno avviato una petizione popolare che attualmente ha raggiunto le tremila firme. “Non ne comprendiamo le ragioni e ci sembra impossibile, dato che la struttura è stata utilizzata sino alla scorsa estate, che medio tempore siano sopravvenuti problemi di tale gravità da renderla inagibile. – avanzano in una lettera motivazionale – Abbiamo l’unica piscina da 50 metri da Pescara a Pesaro“.
I problemi riscontrati, inoltre, sembrerebbero essere tali da portare alla definitiva chiusura della struttura esterna senza prendere in considerazione la possibilità di risolverli durante l’estate o magari dopo la stagione. Tra le ragioni della chiusura la ristrutturazione degli spogliatoi interni che, volendo, sarebbe potuta iniziare nel mese di settembre quando la struttura natatoria è chiusa; ma anche questioni di sicurezza, struttura non a norma e pericolo per gli utenti.
Dati questi motivi sono in tremila, per il momento, i fruitori e beneficiari della piscina comunale che si appellano al sindaco Giovanni Gaspari, all’assessore competente e agli altri organismi predisposti al pronto intervento affinché si scongiuri la chiusura della piscina esterna, che per trentacinque anni è stata punto di riferimento per le squadre della regione e straniere.
Il ventennio di scarsa manutenzione e la mancata pianificazione di una nuova struttura hanno portato a questo risultato non condiviso che, probabilmente, si estenderà anche all’impianto interno che deve essere messo a norma. In dubbio anche la riapertura della struttura a settembre; quindi tante incognite per le società, i lavoratori e i dipendenti municipali. Prima di protocollare le firme in Comune, un ultimo appello per richiedere un incontro chiarificatore che esponga le ragioni della chiusura e i problemi riscontrati. In chiusura i nuotatori sollecitano gli amministratori a un rapido intervento per scongiurare la chiusura. “Ci piacerebbe – aggiungono – che manifestassero la stessa solerzia profusa per lo stadio comunale per il quale sono state adottate abbondanti deroghe e proroghe di ogni genere”.