Articolo
Testo articolo principale

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Avviata la campagna Allarme Infanzia promossa da Save the Children Italia onlus; in un periodo di estrema crisi l’attenzione si rivolge ai più piccoli che ne risultano le vittime innocenti. “La crisi, i tagli e la scure sulle famiglie sono testimoniati da dati allarmanti che contano un bambino su tre a rischio povertà”, interviene Anna Rosa Cianci rappresentante della sezione rivierasca della onlus.

Povertà non solo economica, ma anche sociale e culturale. Secondo i dati forniti dall’associazione, infatti, il 18% dei ragazzi abbandona la scuola, 1 milione e mezzo vive in territori avvelenati, il 40% dei giovani è senza lavoro e molti non riescono a formare una famiglia o lasciare la casa dei genitori. Di fronte a questa situazione, d’obbligo lanciare l’allarme perché inteso come un vero e proprio furto ai danni della società.

“Rubare il futuro ai bambini significa rubarlo al nostro paese”, reca lo slogan dell’iniziativa di caratura nazionale. L’obiettivo della campagna è quello di portare il quadro allarmante all’attenzione del Ministro Carrozza e avviare un piano specifico e articolato di contrasto alla povertà minorile che preveda al suo interno alcune misure prioritarie come l’estensione della carta d’inclusione sociale per l’acquisto di beni essenziali a tutte le famiglie a basso reddito con minori. Si aggiunge la proposta di un piano d’intervento a favore dell’istruzione pubblica per tenere aperte le scuole con attività educative anche il pomeriggio e per garantire, senza ulteriori costi per le famiglie, l’insegnamento delle materie curriculari e i servizi di trasporto e mensa gratuiti per le famiglie in difficoltà.

Per “tornare al futuro” Save the Children auspica ad un piano per l’utilizzo dei Fondi europei che concentri le risorse sullo sviluppo non solo delle infrastrutture ma anche nei confronti dei capitale umano che altro non è la proposta culturale data sin dalla più tenere età. La campagna proseguirà fino al 5 giugno con l’impegno di presentare le denunce raccolte ai rappresentanti istituzionali. “San Benedetto, riguardo alle politiche sociali è un’isola felice”, dichiara l’assessore Sorge appoggiando a nome dell’Amministrazione l’iniziativa.