L’America è sotto l’attacco di un terrorista che si fa chiamare il Mandarino, che sta seminando panico e morte. Tony Stark, o meglio Iron Man, provato dagli accadimenti raccontati in “The Avengers”, gli dichiara guerra senza fare i conti con i suoi vecchi fantasmi, mettendo in pericolo Pepper, la sua compagna… Come sempre, quando si parla di film tratti da fumetti, c’è sempre chi storce il naso per questione di “fedeltà” tra il film e il fumetto. Ma in questa recensione non si vuole “giudicare” il film in questi termini, bensì “giudicare” il film prendendolo per quello che esso è, ovvero un film a se stante, staccato dal fumetto da cui è tratto.
Quello che si può dire della terza pellicola che conclude la trilogia di Iron Man è che è un buon prodotto made in Hollywood, soprattutto per quanto riguarda l’azione e la regia in essa. Il film, infatti, è diretto con estrema cura, fornendoci scene d’azione (scene molto più presenti in questo film che negli altri due) spettacolari, coinvolgenti e sopratutto frenetiche, dinamiche, che hanno un gran ritmo. Non capita nemmeno una volta di avere l’azione spezzata da un’inquadratura fuori posto o rallentata, è un flusso continuo che ti prende e ti trasporta fino alla fine. Merito di ciò, oltre alla regia curata e ben realizzata soprattutto nei primi piani, va al montaggio millimetrico, precisissimo e di gran gusto.
Il difetto, come sempre, è nella sceneggiatura. Quello che non convince non sono tanto gli accadimenti raccontati, bensì come si arriva da un accadimento all’altro. Per essere chiari, la sceneggiatura spezza il ritmo del film in quelle fasi “di mezzo” tra un accadimento rilevante e l’altro, cosa che invece dovrebbe essere curato meglio per conferire “ritmo” e fermezza al film. Sceneggiatura, comunque, scritta da Shane Black (che è anche il regista), veterano sceneggiatore di moltissime pellicole d’azione. Da segnalare, comunque, lo sforzo degli sceneggiatori (e produttori) di trattare il lato più umano del supereroe, il lato più debole, dando più tratti psicologici ai personaggi.
In conclusione un buon film d’azione, in linea e anche superiore alle precedenti pellicole di Iron Man, coinvolgente e frenetico che, però, è minato nella scenegiatura da una scrittura troppo “facilona”, semplice e ricca di momenti ironici dall’umorismo dubbio.
IRON MAN 3
REGIA Shane Black
SCENEGGIATURA Shane Black, Drew Pearce
ANNO 2013 CON Robert Downey Jr, Gwyneth Paltrow, Don Cheadle, Guy Pearce, Ben Kingsley, Jon Favreau