FERMO – Giovedì 18 aprile si è svolto l’incontro chiesto dalle organizzazioni sindacali con l’Amministrazione provinciale relativo a come fronteggiare la grave crisi che sta colpendo la popolazione fermana. Per Cgil e Cisl è opportuno attuare prima possibile uno sforzo collettivo a partire dalle criticità e che renda le azioni più efficaci nel dare risposte a singoli ed imprese travolte dalla crisi economico-sociale anche attraverso un Accordo Territoriale.
Proposta sindacale condivisa appieno dal presidente della Provincia Cesetti, congiuntamente agli altri amministratori provinciali presenti, reputando necessario un confronto tra le rappresentanze collettive del territorio. Nonostante i gravosi tagli nei trasferimenti, i conti dell’Amministrazione sono in ordine, registrando nel bilancio del 2012 un avanzo di 28 mila euro. In calendario sono previsti confronti per l’approntamento del bilancio di previsione del 2013. Il 2013 si presenta difficoltoso a fronte di un ulteriore taglio di 1,9 milioni che compromette ulteriormente le capacità di intervento dell’Amministrazione a copertura delle esigenze del territorio: tra queste c’è anche quella del Trasporto Pubblico Locale.
E’ stata svolta anche una verifica congiunta sul Protocollo del 2012, rispetto al quale vanno segnalati l’approvazione del Ptc, la realizzazione della Stazione Unica Appaltante, gli interventi per 13 milioni per la sicurezza sul lavoro, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, i vari progetti sul lavoro e sulle imprese, il ritardo colmato dal Centro per l’Impiego nei servizi per la Cassa Integrazione in Deroga, i corsi organizzati per contrastare la dispersione scolastica.
Si sta congiuntamente lavorando su progetti straordinari per l’inclusione sociale e l’occupazione che prevedono anche forme di sostegno al reddito per i soggetti svantaggiati, in coerenza con il Fondo Straordinario Anticrisi del Protocollo 2012.
In tema di azioni di contrasto alla crisi economica, sociale, politica e morale,si ritiene opportuno compiere uno sforzo locale collettivo a cui devono concorrere enti locali, forze politiche, sistema delle imprese e del credito, associazioni e volontariato.
In questo periodo storico la nostra comunità sta pagando una dura crisi in termini di mancanza di lavoro, disoccupazione, precarietà, bassi redditi da lavoro e da pensione, crescita delle povertà, esclusione sociale e mancanza di nuove prospettive, servizi sanitari inefficienti e mancanza di integrazione socio-sanitaria: un pericolo da tempo annunciato e da arginare. Un appello espresso in modo globale e rivolto a tutti gli attori del territorio affinchè possano essere ricettivi e mettersi al servizio della collettività che chiede fortemente un bisogno di solidarietà, collaborazione, scelte e azioni condivise.