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ANCONA – È necessario avviare dei tavoli tecnici per favorire il riordino territoriale degli enti locali e l’applicazione della legge regionale 44/2012 che individua i limiti demografici minimi delle Unioni dei Comuni in merito all’esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali. Presto la convocazione per fare il punto con l’obiettivo di definire una proposta di legge sulla base delle proposte regionali e quelle delle rappresentanze istituzionali e sindacali.

 

Questo è l’impegno preso dall’assessore agli Enti Locali, Antonio Canzian, che ha incontrato i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil e del pubblico impiego. “Il tema della razionalizzazione della pubblica amministrazione è divenuto centrale e necessita di grande attenzione – afferma Canzian – L’impegno comune è rendere più efficiente il sistema della rete dei Comuni associati per riqualificare i servizi offerti ai cittadini e valorizzare il personale, pur in un contesto finanziario difficile”.

 

Il percorso prevede in una prima fase l’approvazione e la piena attuazione delle leggi regionali di settore che individuano gli ambiti territoriali ai fini dell’esercizio dei vari settori, come i servizi sociali, il governo del territorio e la polizia municipale; in una seconda fase, invece, sarà necessario sostenere i progetti per la fusione fra Comuni e il percorso di istituzione delle Unioni montane; “quindi – spiega Canzian – valutare gli ambiti territoriali esistenti che debbono restare autonomi e quelli che invece possono essere integrati mediante sinergie operative oppure accorpati nel quadro di una visione d’insieme che il programma di riordino territoriale della Regione può utilmente offrire”.