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Tutor Hitman Reborn è bellissimo, è il mio fumetto preferito perché… perché… No no, così non va. Allora, Tutor Hitman Reborn è bruttissimo e si capisce da… da… E va bene, non sono mai stata brava a fingere. Ricominciamo e stavolta sul serio: lo ammetto, ho letto solo il primo volume di questo fumetto, però ne ho molto sentito parlare e mi sono ben informata per scrivere questo articolo.

SCUOLA, MAFIA E PROIETTILI

Tutor Hitman Reborn è un recente successo di Akira Amano, si è concluso al volume 42 nell’anno scorso in Giappone, mentre è ancora in corso in Italia per la Star Comics in doppia edizione, dal numero 1 per i nuovi lettori e dal numero 19 per gli orfani dell’edizione Planeta DeAgostini. Nel 2006 ne è stata tratta una serie animata di 203 episodi acquistata in Italia e trasmessa su Sky. La caratteristica che mi ha subito colpito di quest’opera, come penso la maggior parte dei suoi lettori, è il tema trattato e forse ancor di più il modo in cui viene affrontato: siamo infatti di fronte ad una commedia che parla di… mafia! Il protagonista, Tsunayoshi Sawada, è un ragazzo timido e un po’ imbranato, non ha nessun talento né per lo sport né per la scuola; proprio per questo motivo, la sua famiglia gli assegna un insegnante privato che, assurdamente, è un bambino! Ma le sorprese non finiscono qui: Reborn (l’insegnante in questione) gli rivela di essere in realtà un assassino in missione per trasformarlo nel nuovo boss mafioso della famiglia Vongola. La situazione precipita quando Reborn, vista la timidezza di Tsuna che non riesce nemmeno a dichiararsi all’amata Kyoko, decide di ucciderlo. Invece di morire però, Tsuna si risveglia in mutande e corre impetuosamente dalla ragazza a dichiararsi; è proprio questo il potere del “coraggio di morire”, un proiettile speciale in grado di dare una carica immensa a chi lo riceve, il quale ottiene una potenza bruciante per cancellare il suo ultimo rimpianto. Questo è solo il primo di una serie di folli ed imbarazzanti eventi che vedranno Tsuna come protagonista.

EVOLUZIONE DI QUALITÀ

Finito di leggere il primo (e per me unico) volume, sono rimasta molto stupita. Conoscevo già THR, la sua fama lo precede, e per questo mi aspettavo un fumetto completamente diverso: immaginavo che avrei letto di mille mila infiniti quanto inverosimili combattimenti spettacolari fra sangue e lacrime… ed eccomi qua invece a recensire un fumetto comico, o meglio inizialmente comico. La mia personale impressione su THR, infatti, è proprio questa: all’inizio l’autore aveva in mente una storia completamente diversa, sia nello svolgimento sia nel genere, nel tempo però c’è stata un’evoluzione non indifferente che l’ha portato a cambiare completamente percorso. THR si può dire che cominci in modo molto infantile, in molti sensi: è scritto in modo semplice e lineare (fin troppo!), ci si trova di fronte a dialoghi messi chiaramente a posta per spiegare la situazione; i disegni confrontati con quelli di qualche volume seguente sono quasi irriconoscibili, tanto si perfezionano. Alla luce di ciò non posso far altro che ammirare Akira Amano che, con impegno e costanza, è riuscito a far nascere da una sola idea originale un fumetto di qualità e che ha appassionato migliaia di persone, nonostante fosse chiaramente un autore alle prime armi. Da parte mia, mi sento in dovere di ingraziare la casa editrice Star Comics che mi ha dato la possibilità di leggere un fumetto che mi aveva sempre incuriosito ma che, per un motivo o per l’altro, non ero mai riuscita a leggere… Ora mi pento amaramente di non averlo conosciuto prima. Non fate il mio stesso errore: correte in fumetteria e leggete THR!

Autore: Akira Amano, Titolo: Tutor Hitman Reborn! (Katekyo Hitman REBORN!), Editore: Star Comics, Formato: cm 11.5×17.5, Pagine 192, Prezzo 4.30 euro, Volumi totali: 26 di 42.

Katekyo Hitman Reborn – sigla anime

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