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MARCHE – In un anno sono quasi triplicate le mini centrali a energia verde; i piccoli impianti per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili con potenza inferiore a un megawatt sono sensibilmente aumentati secondo i dati riscontrati dalla Coldiretti Marche. L’analisi è stata fatta sulla base dell’ultimo rapporto relativo al 2011 sulla generazione distribuita in Italia realizzata dall’Autorità per l’energia.

Se dodici mesi prima le minicentrali fotovoltaiche, idroelettriche, geotermoelettrice, eoliche e termoelettriche producevano un totale di 267mila megawatt orari di energia, ora si è passati a 707mila. A trainare il settore è soprattutto il fotovoltaico, che fornisce i tre quarti del totale dell’elettricità prodotta, stimata sui 541mila mwh, seguito dall’idroelettrico, centomila. Un segnale positivo, secondo Coldiretti Marche, rispetto a una situazione che vede solo il 15 per cento del consumo di energia nella nostra regione provenire da fonti rinnovabili.

Da qui la necessità di sviluppare ulteriormente la green economy, privilegiando proprio gli impianti a misura di territorio realizzati dalle aziende agricole per il proprio fabbisogno. Le agroenergie, se gestite correttamente, oltre a garantire la riduzione della dipendenza dai prodotti fossili e dalle importazioni, consentono di diminuire le emissioni, di migliorare la qualità dell’aria e, più in generale, di tutelare l’ambiente e il territorio, riflettendo il ruolo multifunzionale che l’attività agricola svolge in termini di ricchezza e diversità dei paesaggi, di qualità dei prodotti e di retaggio culturale e naturale.