Ormai l’hanno capito tutti: il cinema tratto dal fumetto è la gallina dalle uova d’oro di Hollywood e non solo. Ormai è confermato il fatto che non si tratta solo di una moda e che da circa quindici anni continua a mietere ottimi incassi, se non record. Ovviamente ci sono stati alcuni (pochi) flop, ma il fatto che un film sia tratto da un fumetto, avendo un pubblico di lettori o di curiosi, rispetto ad un personaggio nato originalmente nella pellicola, garantisce una percentuale di incasso. Anche in altri paesi il trend è stato fiutato e vediamo in Francia realizzare i film su Asterix e Obelix, Lucky Luke e Blueberry, mentre in Giappone si continua a realizzare versioni live di fumetti famosissimi negli anni passati, come la Corazzata Yamato e Devilman.
E IN ITALIA?
Come accade anche in altri ambiti, gli italiani non riescono a capire che abbiamo un vasto parco di materiale che aspetta di essere sfruttato a dovere. Ovviamente non parliamo di realizzare kolossal come in America, ma riuscire a fare qualcosa di decente, in una nazione che vanta decenni di cinema di genere, potrebbe essere possibile. In passato, quando il cinema italiano era una vera e propria macchina industriale che faceva decine e decine di film all’anno, sono state realizzate anche alcune versioni filmiche di fumetti, ma diciamo che, in molti casi, si tratta di piccoli “cult” che qualcuno ricorda con affetto ma che effettivamente non sono considerabili come capolavori. Ritornare a rilanciare un personaggio sempreverde come Tex, dimenticando la precedente esperienza fatta con Giuliano Gemma, in modo decente, gioverebbe sicuramente a tutto l’apparato cinematografico italiano, ormai confinato troppo spesso negli stessi generi. Il Western e Tex sono cose sorpassate che non interessano a nessuno? Ditelo al successo della ristampa a colori del Ranger e il rilancio del western con ingredienti italiani fatto da un americano come Quentin Tarantino. Pensiamo anche agli altri personaggi della Bonelli Editore, che ancora godono di buona popolarità: per molti i diritti sono stati venduti agli americani, lasciando a loro la possibilità di farne dei film, ma se pensiamo, come pietra di paragone, a ciò che hanno fatto a Dylan Dog, allora speriamo che questi diritti siano a breve scadenza, visto che si poteva fare un film più modesto a livello di budget, ma con la sensibilità di sviluppare bene il personaggio e provando a capire cosa voleva il pubblico da un film tratto dall’Indagatore dell’incubo.
PASSATO E FUTURO
Come abbiamo detto le potenzialità ci sono e come non citare le Sturmtruppen, anche loro già precedentemente trasportate su pellicola, ben due volte, ma in film che sentono troppo i segni del tempo. Pensiamo all’originalità di un fumetto come Ranxerox, che un per un periodo ha interessato Chris Cunningham nel progetto di un film, intuendone evidentemente le potenzialità cinematografiche. Pensiamo ai vari personaggi “neri” che possiedono un grande fascino ancora oggi, come Kriminal o Satanik, anche loro già trasposti su pellicola anni fa ma sempre con risultati modesti. Gli esempi possono essere tanti e basterebbe anche realizzare delle fiction a puntate su personaggi che sono rimasti nel cuore di intere generazioni, come è stato fatto per la Valentina di Crepax, ma quella è ancora un’altra storia. Sky Cinema forse ha intuito la questione e realizzerà una serie su Diabolik: il trailer realizzato promette davvero bene.
Satanik – film 1968
Sturmtruppen – film con Renato Pozzetto
Tex – film con Giuliano Gemma
Devilman – live action
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