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ASCOLI PICENO – Un buco da oltre venti milioni che per qualcuno, come il presidente del consiglio provinciale di Ascoli, Armando Falcioni, sta diventando una vera e propria caccia alle streghe. “E’ forte la tentazione di chiedere conto dei danni incommensurabili della divisione, oppure quelle cause mai negoziate con i risultati che arrivano pesantemente a maturazione solo adesso per opere degli anni ’80. O, dulcis in fundo, i draconiani tagli degli ultimi governi con cifre che arrivano a quasi dieci milioni di euro”.

“A questo punto auspico, anzi sono certo, che la politica locale mostri il suo lato migliore, quello della scelta condivisa e della maturità. Ci sarà tempo per chiedere conto dei conti come ad esempio domandarsi : ma la Regione Marche, che con tanto entusiasmo votò e sposò la divisione del Piceno, e che ultimamente ha anche tagliato alla provincia di Ascoli i fondi sul patto di stabilità per una alchimia contabile, di questa situazione non si farà un esame di coscienza?”.