SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Indagare lo stato di salute del Fosso Collettore, che da via Volterra al confine con Centobuchi scorre fino alla costa lungo i campi della riserva Sentina per sfociare nel mare. Il Comune, la Riserva Naturale Sentina, la CiaLab srl e la Polizia Municipale hanno concluso i sopralluoghi di rilevazione mensili nei vari punti di immissione del Fosso, detto anche canale consortile, e traggono criticità e messe a norma del flusso d’acqua, a seguito delle analisi.
Sono settantadue le immissioni riscontrate, censite e analizzate nelle loro caratteristiche attraverso l’intervento sul campo degli uomini dell’Ufficio Tutela ambiente e urbanistica, Andrea Marinucci e le analisi tecniche di laboratorio. “Dal 2010 abbiamo avviato questa attività per analizzare la situazione dell’Albula, ora abbiamo concluso il fosso collettore e inizieremo a monitorare il Ragnola. – delucida il rappresentare consigliare dei Verdi, Marinucci – Il progetto non si limita a prendere dati momentanei, ma s’impegna a tenere annualmente monitorati i torrenti che attraversano la nostra città”.
Risulta importante, infatti, che le acque rispettino i parametri normativi dal momento che sfociando nel mare potrebbero variare gli attuali valori delle acque marine che, allo stato attuale, ci garantiscono la bandiera blu. Sui settantadue campionamenti complessivi, molti dei quali in canali di scolo di acque meteoriche non attivi nei periodi di secca. Il quaranta per cento ha meritato l’attenzione dal momento che hanno messo in luce delle sostanziali irregolarità, come la presenza di scarichi reflui urbani e drenaggi di abitazioni. Diverse problemi sono stati messi a norma dopo un confronto diretto con i provati, mentre sono due le informative alla Procura della Repubblica che hanno messo nero su bianco le criticità riscontrate durante tutto il processo di analisi.
“I dati sono confortanti e non c’è nessun dato preoccupante. – aggancia l’assessore Paolo Canducci – La squadra lavora da tre anni per portare avanti il monitoraggio dei fossi cittadini considerando che il nostro mare ne potrebbe risentire. Pur avendo delle situazioni di violazioni della norma si tratta di problemi gestibili, dato che provengono dalla natura piuttosto che dall’industria”.