Articolo
Testo articolo principale

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Stamani l’incontro tra il sindaco Giovanni Gaspari e il presidente della Regione Gian Mario Spacca, alla presenza degli assessori Antonio Canzian e Sandro Donati e alcuni rappresentanti degli assessori, dirigenza e staff comunale.  All’ordine del giorno i temi cult delle Marche: ambiente, turismo e sanità; il nocciolo della questione l’annunciato diniego sulla realizzazione del giacimento di stoccaggio gas a San Benedetto.

LE RAGIONI DI SPACCA – “Esistono quattro livelli di amministrazione: Stato, Regione, Provincia e Comune. A questo punto ha titolarità nella procedura il Ministero dello Sviluppo Economico; nell’ambito della normativa è prevista l’intesa, quando il Ministero chiamerà la Regione a esprimere l’assenso o il diniego in maniera motivata. Lo stesso procedimento, infatti, era stato messo in atto per i casi della centrale turbogas a San Severino Marche e Corrinaldo”. A fronte delle continue puntualizzazioni dei Comitati il presidente è stato molto chiaro nel ridimensionare il ruolo del Comitato Tecnico Regionale che, seppur faccia sedere al tavolo i rappresentati del Comune e della Regione, non ha alcun valore decisionale, ma puramente tecnico. “Probabilmente saremo chiamati in primavera, dopo le elezioni, per esprimere il nostro parere. Per evitare che le polemiche e le strumentalizzazioni proseguano, abbiamo anticipato la nostra posizione“.

LE MOTIVAZIONI SONO FONDAMENTALI – “Questa città è un punto strategico per il turismo, quindi lungi dalla Ragione diminuire il valore dei suoi investimenti sulla costa e il territorio tout court”. Con questa premessa il presidente Spacca fa riferimento alle motivazione che giustificano il diniego, prodotte nell’atto di lunedì. L’impianto di stoccaggio rappresenterebbe un grave pregiudizio per l’occupazione e l’economia locale con pesante danno per la vocazione e le potenzialità turistiche della Riviera; tra le motivazioni, avvalorano il no la posizione dell’impianto prevista in una zona ad elevata densità di popolazione e nelle immediate vicinanze dell’autostrada14. E se si pensa al documento allegato in cui la pianta scambia la zona Sentina e la zona Porto d’Ascoli, pur nell’errore l’area a tutela integrale della Sentina costituirebbe un rilevante impedimento. “Il parere che sarà chiamato ad esprimere la Regione bloccherà la procedura, l’unica vera novità nella procedura è l’introduzione della motivazione“, conclude Spacca; e proprio su queste motivazioni, giunte dopo lo spin-off e le lunghe argomentazioni, il sindaco Gaspari ripone tutte le sicure speranza per mettere la parola fine alla questione dello stoccaggio gas in Riviera.