Cosa stimola maggiormente il cervello umano, il dipinto di un paesaggio o di un ritratto? Questa è stata la domanda alla quale hanno risposto i ricercatori dell’università La Sapienza di Roma, che, in un lavoro collettivo, ha analizzato la risposta cerebrale di alcuni volontari impegnati a visitare una mostra d’arte. L’esposizione in questione riguardava i dipinti di Vermeer e di alcuni suoi contemporanei, presenti alle Scuderie del Quirinale fino a poche settimane fa.
I 25 volontari sono stati monitorati attentamente dal team coordinato da Fabio Babiloni, del dipartimento di Fisiologia e Farmacologia della Sapienza. I risultati, che verranno presentati al Congresso mondiale di bioingegneria (IEEE-EMBS) che si terrà ad Osaka a luglio, dimostrano che nelle regioni prefrontali dei volontari – che hanno visitato la mostra in assenza di pubblico – l’attività cerebrale è maggiore quando a essere rappresentato è un ritratto piuttosto che un paesaggio. Si tratta della prima volta che tali esperimenti vengono condotti su dipinti reali e durante una mostra reale, e il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di integrare questi dati preliminari con quelli che otterranno con un analogo esperimento con i dipinti di Tiziano, ora esposti nello stesso luogo.