FERMO – Accolto dal Consiglio di Stato il ricorso della Provincia di Fermo contro la sentenza del Tar Marche sulla liquidazione del Fondo Unico regionale, emessa a seguito del ricorso proposto nel 2011 dalla Provincia di Ascoli Piceno. La Provincia fermana aveva fatto ricorso per l’annullamento dei provvedimenti regionali di liquidazione delle somme che gli spettavano, 5, 7 milioni di euro annualmente, e destinato al finanziamento delle funzioni amministrative trasferite alle Province.
A seguito dell’istituzione della Provincia di Fermo, la Regione Marche aveva rimodulato, per l’anno 2010, la percentuale di assegnazione della quota del Fondo Unico spettante alla Provincia di Ascoli Piceno, ripartendola con la Provincia di Fermo. Ritenuta illogica la sentenza nella parte in cui afferma la necessità di ricollegare la ripartizione del Fondo Unico al numero dei dipendenti trasferiti e non secondo il criterio di riparto contenuto negli atti amministrativi finalizzati alla divisione tra i due Enti.
Il Presidente della Provincia Cesetti ha tenuto a precisare che il minor numero di dipendenti della Provincia di Ascoli assegnati alla Provincia di Fermo ha costituito di certo nessun un vantaggio per l’ente locale nascente, privato di un decisivo numero di dipendenti da utilizzare per mere ragioni di politica sindacale che la prima ha inteso unilateralmente perseguire a vantaggio proprio e dei propri indipendenti, creando conseguenze negative per la provincia di Fermo.
Nel contempo, la sentenza chiude definitivamente uno degli aspetti più controversi e significativi della divisione tra le due Province, considerato che la Provincia di Ascoli Piceno, con il ricorso, reclamava ingiustamente in relazione al Fondo Unico una maggiore somma per ogni anno di euro 1.134.530,31, detraendola dall’importo di euro 2.496.472,32 già assegnato alla Provincia di Fermo.