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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’atleta plurimedagliata campionessa olimpica Anna Pavlova è arrivata, direttamente da Mosca, in riviera accolta dall’asd World Sporting Academy. “Si allenerà a Fermo e certamente non avrà un gradito ricordo della nostra città, cosa che sarà di grande eco a livello internazionale e, soprattutto, in Russia”, così tuonava mercoledì Jean Carlo Mattoni.

“Si parla tanto di promozione dell’immagine della nostra città in Russia e quando un icona sportiva mondiale appartenente a quel grande paese viene a San Benedetto del Tronto a difendere i colori rossoblu nel Campionato Nazionale di serie A1 Gaf nelle fila della Wsa, non viene degnamente ospitata. – riflette Mattoni – Il sindaco avrebbe dovuto prendere al volo questa opportunità e accoglierla in comune“.

Le polemiche generate che rimbalzano su alcune testate della stampa, portano il dirigente del settore Sport Renata Brancadori a replicare all’accusa di aver negato l’uso della struttura del complesso D’Angelo per gli allenamenti della campionessa russa Pavlova. Agli uffici non è pervenuta alcuna domanda, se non “una fugace richiesta verbale”. “Il mercoledì pomeriggio, dalle 16.30 alle 20.30, la struttura è in uso come da convenzione ad un’altra società sportiva. – spiega il dirigente – Ad essa la Wsa avrebbe potuto chiedere la disponibilità degli spazi, fermo restando il fatto che l’atleta aveva a disposizione tutte le restanti ore della giornata”.

E se la Pavlova è venuta a San Benedetto perché ingaggiata dalla società di ginnastica artistica, il suo allenamento dovrebbe rispettare le regole per l’uso degli impianti che osservano tutte le società sportive. Il rimando, invece, va a quando è stato ospitato in città uno stage estivo della Nazionale italiana di ginnastica artistica, che ha ricevuto le concessioni per l’utilizzo della struttura di Porto d’Ascoli.