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ASCOLI PICENO – “Al nostro posto. Donne che resistono alle mafie”, è il titolo del volume che verrà presentato domani alle ore 17,30 presso la Sala Provinciale “Tornasacco”. Il libro racconta le storie di sei donne che hanno combattuto le mafie. L’incontro promosso da Libera, in collaborazione con l’associazione D52, Coop Adriatica, Cna, Isml e patrocinato dalla Regione Marche sarà moderato dalla giornalista Alessandra Borgia e prevederà l’intervento della criminologa Margherita Carlini, dell’autrice Ludovica Ioppolo e di Cinzia Franchini presidente nazionale di Cna Autotrasporti.

Franchini porterà la testimonianza della propria battaglia contro la criminalità. La presidente di Fita Cna denunciò infatti la presenza di fomentatori poco interessati al problema reale del settore, nello sciopero degli autotrasporti che bloccò la Sicilia un anno fa. Una denuncia che le costò cara: le venne infatti recapitata una busta contenete tre proiettili. Quella di Cinzia è solo una delle sei storie al femminile raccontate nel volume.

“Quando si parla di lotta alla mafia si fa sempre riferimento a magistrati o forze dell’ordine, ha spiegato Paola Senesi di Libera. – Questo libro dimostra come nella lotta alla criminalità siano impegnate anche persone comuni.” “Il fatto che siano storie di lotte al femminile ci ha spinto a collaborare con Libera in questo progetto”, ha sottolineato Valeria Senesi dell’associazione D52, nata nel 2006 per promuovere la leadership femminile.

Importante anche la collaborazione di Coop Adriatica. “L’attività sociale di Coop si esplica nella promozione della cultura del risparmio energetico e nella cultura della legalità” – ha spiegato Leila Forlini di Coop, società editrice del volume. La collaborazione con Libera si esplica però soprattutto nella vendita dei prodotti di Libera Terra, coltivati nei terreni confiscati alle mafie, che hanno conquistato un’importante fetta di mercato “grazie anche alla qualità degli stessi” – ha aggiunto Nadia Ponti responsabile soci Coop di Marche e Abruzzo. Partner dell’evento anche l’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione e Cna, associazione che da un anno, insieme a Libera ha dato vita ad uno sportello per le imprese a sostegno della legalità.