Parola d’ordine: crossmedialità, ovvero la possibilità per un prodotto editoriale di “atterrare” su tutte le piattaforme e di essere letto da tutti gli apparati. Anche agli editori e agli autori di fumetti spetta ora l’arduo compito di immaginare un prodotto, pianificandolo per i vari format e linguaggi, perché possa essere distribuito attraverso diverse vie, dal web, agli smartphone, fino alla tv per poi tornare alla carta stampata. La voglia di misurarsi con la materia e di avventurarsi per strade dai più ancora considerate impervie certo non manca ad Alfredo Castelli, l’ideatore di Martin Mystère, detective dell’impossibile, che ha provato a declinare il suo personaggio in molteplici altre versioni: e così, dopo i romanzi, la serie animata, i videogiochi, i giochi di ruolo e altri prodotti multimediali, da fine ottobre 2012 l’ultima frontiera è ora l’App, scaricabile senza costi.
I grandi enigmi di Martin Mystère – Archeologo, antropologo, esperto d’arte, collezionista di oggetti inusuali, uomo d’azione e instancabile viaggiatore, logorroico fino allo sfinimento (degli interlocutori), in possesso di una fiammante Ferrari, Martin Mystère fin dall’esordio nell’aprile 1982 ha tutte le carte in regola per risultare ai suoi lettori…antipatico, tant’è vero che questo è il rischio che Castelli si è sempre premurato di scongiurare. In realtà, però, un raffinato sense of humour e una grande autoironia (pregi che condivide con il suo creatore) fanno sì che lui stesso non si prenda mai troppo sul serio, tanto da autodefinirsi “Il Buon Vecchio Zio Marty”; in più, una serie di difetti (come la tendenza a tirare tardi o la paura di invecchiare) lo rendono un personaggio umano, nel quale non è difficile immedesimarsi. Insieme alla moglie Diana Lombard, di professione assistente sociale, sua ex segretaria impalmata dopo un lunghissimo fidanzamento, e all’inseparabile amico Java, proveniente da una “misteriosa” tribù di uomini di Neanderthal in Mongolia, il professore si occupa dei “grandi enigmi” irrisolti che la scienza ufficiale non prende in considerazione e che non sono ancora stati razionalmente risolti: da quelli archeologici a quelli storici, da quelli scientifici o parascientifici a quelli esoterici, con frequenti incursioni nel campo degli Ufo, dei poteri Esp, della magia.
Colto e popolare – Pubblicato dalla Sergio Bonelli Editore, Martin Mystère risulta l’anello di congiunzione tra le serie “classiche” della Casa Editrice (Tex, Zagor, Mister No) e quelle del “nuovo corso” (Dylan Dog, Nick Raider, Nathan Never), sia per le tematiche trattate, sia per aver fatto da apripista per nuove iniziative, e mette in crisi la tradizionale divisione della critica tra fumetto d’autore e fumetto seriale; non solo: lo scrupolo e la cura rivolti al lato documentaristico della serie risultano così accurati da far comprendere come, in casi come questo, ogni pretesa distinzione fra “colto” e “popolare” perda la sua ragion d’essere.
Autore: Alfredo Castelli
Titolo: Martin Mystère
Editore: Sergio Bonelli Editore
Prezzo: 5,00 euro
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