SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Tra vedere e non vedere” è il progetto che l’Unione italiana ciechi e ipovedenti locale ha portato nelle scuole cittadine lo scorso 21 febbraio, giornata nazionale del braille, per sensibilizzare gli studenti alle problematiche e difficoltà dei non vedenti. Tre gli incontri con la scuola elementare Damiano Chiesa, la media Colleoni e l’istituto superiore Capriotti con approfondimenti sul braille e riflessioni.
Ogni studente ha poi realizzato un componimento che raccoglie emozioni, sensazioni e considerazione sulla condizione del non vedente nella società. Ne saranno scelti tre per ogni classe e il primo marzo all’auditorium comunale saranno premiati i meritevoli nell’ambito di una mattinata dedicata al mondo dei non vedenti per avvicinare le persone ad una dimensione diversa, ma non estranea. “Sarà un’occasione per parlare all’opinione pubblica dei nostri problemi, – dichiara Armando Giampieri, presidente regionale dell’Unione italian ciechi e ipovedenti – una sorta di riscatto sociale e culturale.”
La giornata nazionale del braille come il progetto sostenuto dal settore Politiche sociali comunale sono delle occasione importanti, infatti, per sensibilizzare i più. La scuola ha risposto con notevole entusiasmo e non si escludono successive collaborazioni nei prossimi anni; i momenti formativi sono stati significativi, l’esperienza simulata, inoltre, ha potuto scaturire diverse considerazioni su significato della vista e su come supplire attraverso diverse strategie.
“Ringrazio gli attori di questo progetto, i Servizi sociali, i dirigenti e gli assessori, – conclude Adoriano Corradetti, presidente dell’associazione provinciale – ma anche Alessandro Marinelli, con il quale collaboriamo da molto tempo e ci prenotiamo per altre iniziative per il futuro, l’ufficio scolastico provinciale ed Emanuela Storani, la tecnica specializzata che ha accompagnato i ragazzi nel percorso.”