LE MARCHE – Si punta sempre meno al trasporto pendolare e nelle Marche nel 2012 è stato stanziato lo 0,09% del bilancio regionale per quello ferroviario, riducendo la percentuale dello scorso anno. Dai dati forniti dalla sezione regionale di Legambiente dal 2003 al 2012 la Regione ha investito l’84,65% sulle strade, riservando il 15,35% dilazionato in dieci anni per le strutture ferroviarie.
IL TRASPORTO PENDOLARE FERROVIARIO – Sui treni marchigiani sono quasi 8mila i viaggiatori in più al giorno rispetto allo scorso anno, segnando un aumento del 48%; per questo Legambiente Marche promuove un’iniziativa volta a cambiare la rotta delle assegnazioni di bilancio, concentrando l’attenzione sul trasporto pubblico locale. Questa mattina nel principale snodo ferroviario dei pendolari marchigiani sono state raccolte le prime impressione sul servizio regionale. Ancona non è soddisfatta “un servizio che resta ancora insoddisfacente rispetto alla grande sfida per l’abbattimento dell’inquinamento e il decongestionamento delle città che ci aspetta” – commentano Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche e Francesca Pulcini, responsabile della campagna.
RICHIESTA E SERVIZIO NON COINCIDONO – Alla crescente domanda dei cittadini all’utilizzo del trasporto pubblico locale, insoddisfacenti sono i mezzi messi a disposizione; i numeri in crescita non corrispondono agli investimenti regionali che, invece, sembrano diminuire. Nel panorama nazionale per gli investimenti dedicati ai pendolari, dal 2001 al 2012, le Marche sono tra le regioni che investono meno con poco più di 17milioni di euro per i servizi e 12milioni per il materiale rotabile; numeri che fanno delle Marche la regione fanalino di coda, prima solo alla Sicilia e alla Calabria.
IL DOSSIER PENDOLARIA 2012 – È stato presentato questa mattina il dossier Pendolaria 2012 di Legambiente, mentre la sezione marchigiana ha lanciato lo slogan provocatori “Fateci uscire dalla preistoria”. Non solo note negative dal documento che riserva un plauso per l’ultimazione dell’elettrificazione della linea ferroviaria Ascoli Piceno-Porto d’Ascoli che vedrà i primi treni elettrici nella prossima primavera. Buone nuove anche dall’accordo tra la Regione, Rete Ferroviaria Italiana e le amministrazioni locali per il recupero delle stazioni minori ed non presenziate dello scorso anno, dove si sta intervenendo sul restyling di fermate rimaste finora in uno stato di semiabbandono; dopo quella di Porto d’Ascoli ne beneficeranno anche Senigallia, Tolentino, Loreto e San Severino Marche.