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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Al rush finale delle politiche 2013, dopo venti giorni in giro per le Marche, Ivan Rota candidato per le Marche alla Camera con la lista Rivoluzione Civile arriva a San Benedetto per un contatto diretto con i cittadini. Dal pesarese in giù ha incontrato, alla guida del camper, le più varie realtà come fabbriche, mercati e crocicchi alla ricerca della gente comune; gente sfiduciata che sente l’esigenza di un cambiamento e che solo attraverso il voto può attuare la vera rivoluzione.

Venti giorni, 8mila chilometri e tanta confusione mediatica. Tante le proposte, le promesse e le lettere che arrivano a casa dei cittadini, “tentiamo di dare un’alternativa al paese – dichiara Rota – senza essere dalla parte del sistema dei poteri”. Tra le premure i lavoratori, la sanità, la cultura, la tutela ambientale e il ripudio per la guerra: “siano verdi, socialisti, rossi troviamo il minimo comun denominatore per andare al voto e punire il sistema“. Seppur si parli tanto di voto utile, il voto deve essere proteso per il cambiamento. “Piuttosto che un voto utile per il mantenimento dei poteri e del sistema, – continua – sosteniamo una proposta di governo alternativa”.

Dal macro al micro, Rivoluzione Civile si confronta anche con le situazioni e coalizioni locali. Al fianco di Ivan Rota, questa mattina in conferenza stampa, Palma del Zompo dell’Idv che sul tema delle alleanze pre e post elettorali rivendica l’onestà intellettuale e morale. E come in tempi non sospetti si era espressa contraria allo stoccaggio gas perché non incline alla realtà rivierasca, auspica alla libertà intellettuale sui più vari temi in discussione a carattere locale, dal grattacielo Santarelli alla Bolkestein, che proprio grazie all’Idv ha visto avanzare la proroga al 2020 per i concessionari, ancora al vaglio della Corte europea.