Seduta qui davanti al computer, in procinto di iniziare la recensione sullo shōjo manga di ambientazione scolastica, Arrivare a te, mi dico che tutto ciò è in un senso ridicolo e nell’altro senso inutile. Non fraintendiamo. Non vedevo l’ora di parlare di quest’argomento, ma pensando a come fare e a cosa dire mi sono resa conto che è impossibile riuscire a parlarne: questa è una di quelle opere che, come alcuni romanzi o alcune poesie, o ti parlano all’anima o non ti parlano affatto. Ho poi pensato che ci saranno sicuramente tanti lettori che non lo hanno letto e magari non sanno proprio di cosa sto parlando, quindi eccomi disponibile a spiegarvelo.
DALLA SOLITUDINE ALLA COMPRENSIONE
Arrivare a te è un’opera che parla del diverso, della tendenza umana a vedere un nemico in ciò che non si comprende, della difficoltà dei rapporti, dell’incomprensione e dell’incomunicabilità. L’autrice Karuho Shiina riesce a trattare tematiche tanto profonde con levità, delicatezza e ironia, e questo è solo uno dei diversi meriti del suo lavoro. La protagonista, Sawako Kuronuma, non è alla moda, non parla con nessuno per paura di dare fastidio, non sente il bisogno di mettersi in mostra, eppure è spesso al centro dell’attenzione proprio perché è diversa da tutti. Non passa la mattina ad arricciarsi i capelli, ma piuttosto a riciclare i rifiuti che trova in strada; è taciturna e non le è facile intrecciare dialoghi e amicizie: questi pochi elementi bastano alla massa dei suoi coetanei per definirla “spaventosa” e per affibbiarle il soprannome di Sadako, come la protagonista del film Ring, versione giapponese ovviamente. La calunnia, si sa, è un venticello, ma se oltre alle parole ci si mettono i fatti, la situazione diventa molto pesante e la povera Sawako (il cui nome in realtà significa “dolce bambina”) si vede attribuire poteri malefici capaci di infliggere malattie se la si fissa negli occhi per più di tre secondi e altre “amenità” simili. La nostra protagonista, per fortuna, non rientra in quello stereotipo di figura pietosa e pietista che si mette in un angolo a piangere sulla sua triste condizione, si sforza anzi a suo modo di chiarire l’equivoco in cui sono caduti i suoi compagni, ma semplicemente non riesce, perché la vita non l’ha fornita delle doti necessarie. Il Dio degli umili esiste, per fortuna, e tra tutti gli sguardi spaventati o malevoli che la circondano ce n’è uno, uno soltanto, che la guarda davvero e la vede per quella che è, una ragazza dolce e sfortunata, e l’aiuta ad integrarsi e a trovare nuove, insostituibili, amicizie…
DAL DISEGNO ALL’ANIMAZIONE
Oltre a essere un fumetto disegnato con abilità tecnica, con un tratto delicatissimo, armonioso mai troppo “puccioso”, se mi passate il termine, Arrivare a te è una storia che, secondo me, tocca il cuore e commuove, a meno che non abbiate una corteccia al posto dell’epidermide: il contenuto, in aggiunta al bonus della qualità grafica, lo rendono un’opera tranquillamente classificabile nella sezione letteratura, quella buona. Infatti in Giappone, e non solo, ha un incredibile successo: pubblicato per la prima volta nel 2006 sulla rivista Bessatsu Margaret della Shūeisha, ha subito scalato le classifiche di gradimento, posizionandosi ai primi posti anche nelle hit parade delle vendite e, giunto oggi al 18° tankobon, il suo successo non diminuisce. In Italia, dopo una parziale pubblicazione della Planeta DeAgostini, i volumi sono ora ristampati, da ottobre dell’anno appena trascorso, dalla Star Comics (grazie Star Comics!). Kimi no todoke (titolo originale dell’opera) è stato anche trasposto in animazione dalla Production IG, in due serie trasmesse rispettivamente nel 2009-10 e nel 2011 dalla rete giapponese NTV: da noi ancora questo prodotto non è arrivato né in vendita né in tv, ma aspettiamo trepidanti perché, nonostante la qualità dei disegni non sia all’altezza dell’originale, si presenta come un anime molto piacevole. Se siete fan come me, e vorreste possedere tutto ciò che riguarda questo titolo, sappiate che esiste anche un film live, con attori in carne ed ossa, diretto Naoto Kumazawa, trasmesso nel 2010 in Giappone e al decimo Asian Film Festival di Dallas nel 2011, che ha racimolato anche parecchi soldini. Ora che ho terminato di scrivere, ho smesso di pensare di star facendo una cosa inutile, spero anzi di essere stata persuasiva e che qualcuno, leggendo, si accosti a questo lavoro che davvero merita di essere letto. Sappiate che in questo caso, di voi, Sawako penserebbe che brave persone! con una lacrimuccia all’angolo degli occhi allungati.
Titolo: Arrivare a te (Kimi no todoke)
Autore: Karuho Shiina
Editore: Star Comics
Prezzo: € 4,30
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Arrivare a te – opening 1
Arrivare a te – opening 2
Arrivare a te – trailer del live