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I giovani vogliono farsi sentire e lo fanno attraverso un magazine online. È Giovani In il luogo d’incontro virtuale che raduna i ragazzi attraverso idee, proposte e provocazioni. Da un’idea dell’associazione culturale In-divenire, con il patrocinio del Comune rivierasco e il sostegno dell’Inim Electronics srl di Centobuchi, la piattaforma online auspica a diventare un vero e proprio strumento di comunicazione e ricognizione per i ragazzi. Cultura, musica, sport, disagio sociale e promozione del benessere i settori in discussione; ogni mese un argomento diverso su cui confrontarsi.

Idee, proposte e provocazioni attraverso i più vari contributi; cos’è Giovani In e come nasce il progetto? “Il web magazine Giovani in è un portale che nasce con l’intento di far esprimere ai giovani le proprie considerazioni riguardo temi periodicamente proposti. Il progetto è coordinato dai soggetti promotori Domenica Tranquilli, Maddalena Giostra, Rosalia Della Gatta e Fabrizia Pompei; la nostra collaborazione al magazine ci permetterà di ricevere un certificato di credito formativo che evidenzia il numero di contributi pubblicati”.

Chi sono i ragazzi che lavorano in redazione? Perché la scelta di diventare giovani cronisti? “Il comitato di redazione è formato da ragazzi provenienti da diverse scuole superiori della Provincia. Non siamo dei veri e propri cronisti, ma abbiamo sentito l’esigenza di trovare uno spazio in cui esprimere il nostro pensiero. Non è detto, però, che da questa esperienza non possa nascere un futuro cronista”.

Quali sono i temi al centro del vostro magazine? “Abbracciamo più tematiche possibili in modo da suscitare l’interesse di tutti i giovani. Dalla cultura alla musica fino allo sport, dal disagio sociale alla promozione del benessere fino all’aggregazione giovanile, questi i più vari scenari che trattiamo in Giovani In”.

Protagonisti e spettatori, che ruolo ha assunto questa piazza virtuale dove interagire e far sapere il vostro punto di vista? “Ancora il magazine non ha raggiunto la notorietà prevista, ma confidiamo nel fatto che entro la fine dell’anno scolastico riusciremo ad aver scosso la mentalità dei giovani di oggi, a volte chiusa”.