SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo l’atto della Giunta regionale firmato ieri, il consigliere regionale all’Ambiente ed Energia Sandro Donati mette in ordine le carte e i documenti prodotti da tavoli e commissioni sulla vicenda dello stoccaggio a San Benedetto. Chiaro il riferimento al parere favorevole espresso il 18 dicembre scorso dal Comitato tecnico regionale di prevenzione incendi che, come evidenzia l’assessore, non deve “essere confuso con un organismo tecnico della Regione Marche. Il fatto che tale Comitato venga propagandato come un organismo della Regione, – continua – dimostra la mala fede con cui viene affrontato l’argomento stoccaggio sul territorio sambenedettese”.
SUL SI DEL COMITATO TECNICO – Alla riflessione dell’assessore regionale Sandro Donati, risponde il Comitato Ambiente e Salute nel Piceno che garantisce la conoscenza delle dinamiche del Comitato tecnico non dipendenti dalla Regione Marche. “Purtuttavia la Regione, come del resto il Comune di San Benedetto, vede un suo dirigente membro dell’organismo – sottolinea Ambiente e Salute – trattasi rispettivamente dell’ingegner Susanna Balducci e dell’ingegner Germano Polidori che hanno dato parere positivo ad un progetto che attesta cose false, scambiando la zona Sentina con Porto d’Ascoli”.
I PROSSIMI PASSAGGI – Dopo il no dell’amministrazione rivierasca, la negazione d’intesa della Regione dovrà essere assunta nel momento in cui le Marche saranno chiamate dal Ministero dello Sviluppo economico. Ma Ambiente e Salute nel Piceno per confutare ogni dubbio chiamano in causa la legge Bassanini, nota come legge sulla semplificazione amministrativa, per chiedere al Ministero e allo stesso Comitato tecnico di “annullare il parere positivo per palese errore di carattere sostanziale. Se Regione Marche e Comune di San Benedetto del Tronto facessero ciò, – spiegano – i cittadini non avrebbero bisogno dell’intesa negativa, perché il procedimento si bloccherebbe immediatamente”. E mentre si studia il ricorso alla magistratura ordinaria, si prepara il corteo del 2 febbraio, che dal Comune a piazza Giorgini sfilerà per la città coinvolgendo i quartieri e tutti i contrari allo stoccaggio in Riviera, politici e non. Domani, invece, una conferenza stampa che potrebbe chiarire ogni dubbio.