Articolo
Testo articolo principale

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Inaugurato questa mattina lo scalo d’alaggio. Il progetto ha visto l’adeguamento tecnico-funzionale del vecchio scalo degli anni ’60, e successivamente ristrutturato, per essere utilizzato dai sollevatori mobili di nuova generazione, capace di ammarare possenti imbarcazioni che necessitano di un bacino di maggiori dimensioni. “Con questa opera – ha dichiarato Gaspari – abbiamo soddisfatto la necessità delle imprese di pesca e della cantieristica che chiedevano uno scalo più grande, che per loro vuol dire opportunità di investimenti maggiori”.

L’INAUGURAZIONE – Alla cerimonia d’inaugurazione hanno preso parte il sindaco Giovanni Gaspari, l’assessore ai lavori pubblici Leo Sestri, quello alle attività produttive e politiche del mare Fabio Urbinati, l’assessore regionale alla pesca Sara Giannini, il comandante della Capitaneria di Porto Michele Castaldo, il vice Prefetto aggiunto di Ascoli Piceno Marco Tomassini, l’ex assessore alla pesca Settimio Capriotti, il consigliere comunale Roberto Bovara oltre a numerosi imprenditori della cantieristica sambenedettese. Impiegati un milione di euro, di cui circa 750mila finanziati dall’Unione Europea attraverso i Fondi europei pesca e i restanti 250mila dal Comune, per la realizzazione del progetto redatto dallo studio Seacon di Roma specializzato in opere marittime.

 

LO SCALO D’ALAGGIO – Negli otto mesi e mezzo di esecuzione dei lavori, da parte della ditta Gabriele Carosella lavori srl di Rieti, sono state messe in atto due fasi per la realizzazione dell’opera. La prima è consistita nel rinforzo della banchina esistente con l’installazione di micropali, mentre la seconda fase ha visto il vero e proprio ampliamento dello scalo, aumentando, quindi, lo spazio utile di manovra per il varo degli scafi. “La Regione si sta dotando di infrastrutture indispensabili per attrarre investitori sul territorio – ha dichiarato Giannini – l’opera che inauguriamo oggi è frutto di una stretta collaborazione tra Regione e Comune che siamo certi riuscirà a dare un rinnovato slancio a tutti i settori che gravitano sull’area portuale sambenedettese: pesca, cantieristica e turismo”.

RIPARTIRE DAL PORTO – Diversi sono stati i lavori che hanno coinvolto la zona portuale, dalla riqualificazione delle bitte e delle torri faro al dragaggio dell’imboccatura del porto per la quale sono stati intercettati fondi nazionali, mentre a gennaio il Consiglio superiore dei lavori pubblici si pronuncerà sul Piano Regolatore del Porto. “L’ampliamento dello scalo di alaggio è un’opportunità per il rilancio dell’intera attività portuale sambenedettese, sia per il comparto della pesca, sia per quello della cantieristica navale – dichiarano congiuntamente gli assessori Sestri e Urbinati  – siamo certi che uno dei volani per la ripresa dell’economia locale sarà proprio il settore che gravita sull’ambito portuale e riteniamo che la nuova infrastruttura sia una grande opportunità per gli imprenditori del settore che ora potranno competere sui mercati nazionali ed internazionali per acquisire commesse per imbarcazioni di stazza superiore a quelle finora costruite o ristrutturate”.