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Ralph Spaccatutto, antagonista del famoso gioco arcade “Felix Aggiustatutto”, è stanco e triste di essere sempre considerato come il “cattivo” e  di non essere accettato dai suoi “compagni” del gioco di cui fa parte. Una volta staccata la spina del cabinato, Ralph, se ne torna nella sua casa-discarica e ammira da lontano Felix che viene osannato e accettato da tutti per via delle medaglie che in ogni partita guadagna. Deciso a conquistare il consenso degli altri, Ralph si mette alla ricerca di una medaglia grazie alla quale potrà farsi valere agli occhi degli altri, iniziando un’avventura che lo porterà di gioco in gioco, incontrando personaggi di tutti i tipi, tra cui Vanellope, graziso glitch che gli cambierà la vita…

CONSIDERAZIONI – Ralph Spaccatutto, indubbiamente, si conquista il primato di miglior film d’animazione degli ultimi anni. Non c’è niente che in questo film non sia fatto bene: i personaggi sono accattivanti e ben studiati, la regia è curatissima – con dei primi piani davvero ben studiati che alzano il livello qualitativo del film – , la sceneggiatura perfetta, spaziando dalla commedia al drammatico con estrema facilità e convinzione. L’elemento che rende questo film un film davvero valido è il sottotesto: infatti Ralph Spaccatutto è una riflessione sul “diverso” che cerca di farsi accettare, di essere considerato un normale, quando questi non lo è. Ralph cercherà sempre di apparire come “il buono”, ma la sua natura glielo impedisce. Questo fa soffrire Ralph, fino a quando capirà che proprio le sue caratteristiche di “diverso” solo le sue migliori qualità Tutta questa riflessione viene, però, condotta con estrema maestria dagli sceneggiatori, che intervallano momenti drammatici ( più volte scapperà la lacrima) con momenti di puro divertimento e azione, rendendo la riflessione efficace, mirata e non pesante, evitando di scadere nella morale e nel ridondante. Un film, quindi, che abbraccia un bacino molto ampio di letture: divertenti ed emozionanti per un pubblico di bambini, riflessivo ed empatico per un pubblico più grande. Senza contare le infinite citazioni a videogiochi famosi che arricchiscono il mondo in cui il film è ambienato (il market placement è spietato quanto efficace). Anche la comicità è un punto a favore per la pellicola: infatti è una comicità intelligente, che va colta in relazione alle varie citazioni e parodie dei giochi che vengono inseriti nel film. In definitiva un film d’animazione di quelli che non se ne vedevano da anni, diretto in maniera perfetta, che brilla in un panorama come quello dell’animazione americana della crisi di idee, oltre che monetaria. Altro punto a favore è il cortometraggio “Paperman” che compare prima del film.

PIACERÀ – a tutti

NON PIACERÀ – difficilmente può non piacere

 

RALPH SPACCATUTTO

REGIA Rich Moore

SCENEGGIATURA Jennifer Lee, Phil Johnston

ANNO 2012

CON John C. Reilly, Jack McBrayer, Jane Lynch, Sara Silverman, Joe Lo Truglio