ANCONA – Tre Comuni della provincia di Ancona, con una popolazione complessiva di poco superiore a settemila abitanti, chiedono alla Regione Marche di fondersi per migliorare i servizi e incrementare gli investimenti. Sono Castel Colonna, Monterado e Ripe, i cui Consigli comunali hanno deliberato l’attivazione della procedura prevista dalla legge regionale 10/95 (Norme sul riordinamento territoriale dei Comuni e delle Province nella Regione Marche). E’ stata trasmessa oggi all’Assemblea legislativa e prevede l’istituzione del nuovo Comune mediante la fusione dei tre richiedenti. Negli anni scorsi, hanno già esercitato diverse funzioni e servizi in forma associata.
LE PAROLE DI CANZIAN – “L’iter amministrativo prevede che la Giunta regionale trasmetta all’Assemblea legislativa una proposta di legge che verrà sottoposta a un referendum consultivo tra la popolazione coinvolta. La mancata pronuncia favorevole sul referendum comporta la decadenza della proposta di legge – spiega l’assessore agli Enti locali, Antonio Canzian – Se fosse istituito il nuovo Comune, sarebbe la prima volta, nelle Marche, che si raggiunge l’obiettivo attraverso una fusione sollecitata dalle stesse amministrazioni locali. Le motivazioni alla base della richiesta sono quelle di poter conseguire una semplificazione organizzativa, da cui deriveranno un miglioramento dell’efficienza dei servizi e maggiori opportunità di accesso a contributi economici pubblici da destinare a investimenti per lo sviluppo sociale ed economico delle collettività coinvolte. In un momento di crisi e di scarsità di risorse pubbliche, la scelta dei tre Comuni va appoggiata perché indica una strada da percorrere per consentire agli Enti locali di continuare a svolgere, al meglio, le proprie funzioni costituzionalmente garantite”.
PRESTO IL REFERENDUM – La richiesta ha avuto un’accelerazione amministrativa per permettere l’elezione del sindaco e del Consiglio del nuovo Comune nella tornata elettorale prevista, per i tre Comuni, nel 2014. Il referendum consultivo, infatti, va indetto entro il 28 febbraio 2013 e svolto nella primavera dello stesso anno. La proposta di legge della Giunta regionale si compone di sei articoli. Prevede un arco temporale decennale nel quale il nuovo Comune concorrerà al riparto degli incentivi economici stanziati dalla Regione per la fusione fra comuni, il cui ammontare verrà quantificato con le leggi regionali di bilancio.