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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo il nullaosta della Regione Marche, la fattibilità per la realizzazione dell’impianto di stoccaggio gas nella zona Agraria si potrebbe concretizzare. Il presidente del comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro esprime la più totale indignazione di fronte al grande distacco tra la gente, i rappresentanti del territorio e la regione.

LA GENTE DICE NO – I cittadini di San Benedetto dicono no, lo hanno detto nelle pubbliche assemblee, nella fiaccolata di gennaio 2012 e con le firme raccolte, ma nulla di tutto ciò è servito dato che il tavolo tecnico di martedì ha espresso il parere favorevole, ignorando le criticità di Terre.it, le osservazioni dei comitati di quartiere e le lacune e inesattezze delle controdeduzioni prodotte da Gas Plus e rese note dopo diversi mesi dalla consegna.

 

DAI DOCUMENTI – “Addirittura viene confusa la Zona Sentina con la Zona Agraria, sostenendo essere la stessa zona agricola e scarsamente antropizzata.  – spiega il presidente Elio Core – Non sono stati tenuti in considerazione la vocazione turistica di questo territorio, il forte inquinamento presente nella zona Agraria, la sismicità, le esondazioni. Chiediamo alla dottoressa Panei e all’assessore Donati di rispettare gli impegni assunti nella conferenza pubblica del 23 dicembre 2011 nella quale furono pronunciate parole significative data la contrarietà dei cittadini”.

AI FATTI – “Personalmente, essendo membro della commissione comunale, presieduta dal professor Cappelli, chiedo di convocare con urgenza la stessa per valutare iniziative da intraprendere. – continua – Alla Regione Marche, che peraltro aveva già espresso la contrarietà attraverso il governatore Spacca, si chiede egualmente di pronunciarsi politicamente, con atto scritto, contro lo stoccaggio gas. Infine mi farò promotore nel convocare la conferenza dei presidenti di quartiere per valutare con loro le  iniziative da intraprendere“.