CASTORANO – Sante Coccia, esponente locale del Pdl, lascia il suo partito e lo fa con una missiva inequivocabile destinata all’attuale coordinatore provinciale Andrea Assenti ed all’onorevole Remigio Ceroni. “Quella di lasciare il Pdl è stata una decisione molto sofferta – sostiene Coccia, che è stato anche il presidente di uno dei più grandi Club Azzurri ai tempi di Forza Italia -. Ho dato veramente tanto a questo partito ma non sono mai stato preso in considerazione. Non importa. Era da tempo che dovevo fare questa scelta ed ora è venuto il momento. Ho trascorso momenti belli. Sono riuscito ad eleggere a Castorano, dove risiedo, un comune di tradizione “rossa”, un consigliere di maggioranza con la casacca del Pdl ed ho dato un grosso aiuto all’elezione in Regione dell’architetto Umberto Trenta, un soggetto che ora non risponde neanche al telefono. Questo è il ringraziamento per chi lo ha aiutato. Credo di poter camminare a testa alta e sicuramente senza dover dire grazie a nessuno”.
UN FORTE RISENTIMENTO – “Sono stato fatto fuori dal comitato provinciale del Pdl – continua Coccia -, ma sono orgoglioso del lavoro che ho svolto per il mio ex partito. Non ho chiesto raccomandazioni a nessuno, come invece ha fatto qualche attuale membro del comitato provinciale, che pur di entrarvi a far parte si è fatto sponsorizzare da un ex ministro ed da un ex sottosegretario. Non faccio nomi per pudore ma chi vuole capire, capisca. Queste cose io non le ho mai fatte e non le farò mai. Sicuramente non sono ricattabile da nessuno. Quello che penso lo dico senza prendere ordini da nessuno”.
I CONSIGLI PER ASSENTI – “Un pensiero – prosegue – lo rivolgo all’amico Andrea Assenti, quale coordinatore provinciale del partito. Nell’incontro avvenuto alcuni mesi fa gli ho spiegato le mie opinioni: questo coordinamento provinciale non va come dovrebbe andare. Capisco che Assenti non è riuscito a fare le proprie scelte e che le persone gli sono state imposte dall’alto. Assenti è bene che apra gli occhi e si guardi intorno. È una brava persona, si faccia rispettare, emargini le persone che non servono. Devo dire che nel Pdl ci sono anche persone rispettabili, non voglio fare nomi e cognomi. Loro capiranno chi sono. Sinceramente però mi dispiace per loro, che ancora non hanno il coraggio di fare la mia scelta. Con loro ho condiviso parecchie cose: ero favorevole per una nuova legge elettorale con le preferenze per esprimere il proprio parlamentare, ma così non è stato. In questa nuova campagna elettorale sono libero di scegliere ed il tempo che dedicavo al Pdl, tempo rivelatosi perso, ora lo dedicherò alla mia famiglia”.