ANCONA – Sabato 15 dicembre, alle 10:30, presso lo stadio “Dorico” di Viale della Vittoria di Ancona è in programma il derby ANCONA-ASCOLI. Quando si parla di derby fra bianconeri e biancorossi mille ricordi, sfottò, rivalità assalgono la mente di ciascun tifoso di entrambe le fazioni, ma stavolta Ancona-Ascoli sarà UN DERBY “PER LA PACE”. La partita rientra nella manifestazione“Insieme si può”, inserita nel progetto “TEAM FOR PEACE”, nato da una felice intuizione del presidente del Consiglio Comunale di Ascoli Piceno Umberto Trenta e il presidente dell’Ascoli Calcio Roberto Benigni. L’evento di beneficenza “Insieme si può”consiste, dunque, in un derby per la pace fra le rappresentative dei Consigli Comunali di Ancona e Ascoli Piceno. In quella occasione verrà devoluto un congruo contributo – ottenuto grazie alla liberalità dei Consiglieri regionali delle Marche – in favore dei bambini dell’ospedale “Salesi” di Ancona e della Casa Rifugio “Zefiro” per donne vittime di violenza domestica e dei loro figli minori.
PARLA TRENTA – “Sarà l’occasione per far sì che il calcio sia il veicolo per l’affermazione dei diritti umani – ha dichiarato Umberto Trenta, detentore dei diritti di proprietà intellettuale del progetto Team for Peace – Roberto Benigni si è sempre mostrato sensibile ai valori che sottendono il progetto e fin da subito ha accolto e condiviso le aspirazioni che esso si propone di raggiungere. Col Presidente Benigni presenteremo lunedì prossimo il progetto ad Abodi, in occasione della sua visita ad Ascoli”.
UNIVERSITA’ DELLA PACE – Team for Peace contribuirà all’attuazione della Legge Regionale n. 9/2002 (“Attività per la promozione dei diritti umani, della cultura di pace, della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale”) che stabilisce ad Ascoli Piceno la sede dell’Università per la Pace, vale a dire di un’associazione non lucrativa che promuove lo sviluppo di una cultura della pace basata sul rispetto dei diritti umani, sulla diffusione dei principi democratici e di partecipazione, sulla valorizzazione delle differenze di etnia, religione, cultura, nonché sulla salvaguardia dell’ambiente.