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SPINETOLI – La Fondazione “FruitADv”, in collaborazione con la libreria “La Bibliofila” di San Benedetto del Tronto, presenterà domani il libro “Io credo” di Padre Ortensio da Spinetoli, frate dell’Ordine dei Cappuccini, noto teologo e biblista esperto di Vecchio e Nuovo Testamento. Appuntamento alle 17 alla sala convegni di piazzetta Belvedere nel centro storico di Spinetoli. Dopo il saluto delle autorità, Filippo Lelli e Franco Zazzetta dialogheranno con padre Ortensio da Spinetoli sulla sua ultima fatica letteraria (2012) pubblicata per i tipi de “La Meridiana” edizioni. “La fede è fare, non un semplice sentire – si può leggere nella copertina del libro – è dare, non dire; è anche parlare, ma soprattutto agire, costruire cioè il regno di Dio sulla terra, il luogo dell’uguaglianza, della fraternità, della felicità di tutti e di ognuno. Si tratta di prendere coscienza di un nuovo rapporto interpersonale e sociale e soprattutto di viverlo, anche a proprio discapito”.

PADRE ORTENSIO, IL PERSONAGGIO – Già da queste parole del libro si evince la “caratura” del frate scrittore e fine teologo, che ha dedicato la propria vita (ordinato nel 1949) allo studio della Parola di Dio preoccupandosi di non confonderla con le opinioni dei suoi intermediari umani. Numerose le sue pubblicazioni, nelle quali il suo sforzo di mettere in guardia dal soggettivismo degli autori sacri, gli è valso un consenso di pubblico assai vasto ed un dissenso, non sempre celato, da parte della Chiesa ufficiale. “È paradossale che mentre nella società esistono istituzioni pubbliche (la scuola) – si legge ancora nella premessa dell’autore – e private (la famiglia) che si impegnano nella crescita delle persone verso l’autonomia e la responsabilità, nell’ambito ecclesiale non sembra essere consentito essere cristiani da uomini, da adulti. Si può essere esperti nella propria professione ma si deve rimanere analfabeti in campo religioso. E se si vuole continuare a restare nell’istituzione, guai a dissentire pubblicamente dalle dottrine correnti”. “L’obiettivo di questo libro – conclude padre Ortensio da Spinetoli – non è quello di distruggere la fede ma di purificarla”.