ASCOLI PICENO – Domani alle 18.30, presso la Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani, verrà affrontata una questione di estrema importanza e attualità. “L’immigrazione e la tratta”, questo il titolo della conferenza organizzata dal Comune e dalla Provincia di Ascoli Piceno con la Comunità Papa Giovanni XXIII, a cui prenderanno parte il sindaco di Ascoli, Guido Castelli, il presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Piero Celani, Saverio Ruperto, Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Luigi Ciampoli, Procuratore Generale della Corte di Appello di Roma, don Aldo Buonaiuto, responsabile delle Marche per la Comunità Papa Giovanni XXIII e il cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente legislativo presso la Santa Sede.
L’ASSOCIAZIONE – “Comunità Papa Giovanni XXIII” aprì la sua prima Casa Famiglia nel 1973 in Italia, vicino a Rimini. Da allora opera concretamente e con continuità nel vasto ambiente dell’emarginazione e della povertà. La validità, la profezia e la semplicità dell’intuizione iniziale hanno permesso una notevole diffusione delle Case Famiglia. Oggi sono circa 300 presenti in molti paesi del mondo di tutti e cinque i continenti.
I DATI ALLARMANTI – Le vittime di tratta per scopi sessuali arrivate sul territorio italiano tra il 2000 e il 2004 sono circa 50.000. Le ragazze, tutte giovanissime, arrivano principalmente da Nigeria, Romania, Moldavia, Albania e Ucraina, Paesi dove la povertà rende difficile la sopravvivenza e ricattabili le donne e le loro famiglie.
Il lavoro delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni di volontariato è capillare e ha permesso di togliere dalla strada almeno 30 mila ragazze, ma dal 1998 al 2005 solo 5000 giovani hanno usufruito del permesso di soggiorno per protezione sociale ex art. 1834.
DON ALDO BONAIUTO – è un sacerdote di “frontiera”, combatte tante battaglie a fianco dei più poveri ed emarginati. È tra i responsabili dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, ente internazionale di diritto pontificio e grande realtà della Chiesa diffusa in Italia e nel mondo, fondata da don Oreste Benzi, che don Buonaiuto ha affiancato per molti anni. Inoltre gestisce una pronta accoglienza per le vittime della tratta e prostituzione coatta. È tra i principali esperti italiani del fenomeno delle sette occulte.