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Il libro apre un mondo conosciuto solo alla fantasia di quanti hanno la mente pura e libera di volare nei lieto fine delle favole. Quindici autori che scrivono una storia, cinque illustratori affilano i colori e l’associazione I luoghi della scrittura decide di realizzarne un progetto editoriale interamente dedicato ai bambini per insegnar loro a volare. Le pagine raccolgono i contributi di autori appartenenti al territorio piceno e racchiudono un valore aggiunto in quanto  acquistando la raccolta si può sostenere l’iniziativa di portare nei reparti pediatrici la lettura animata delle favole. “Era un mattino d’autunno e nel giardino dei folletti sempreverdi era già ora d’alzarsi” così la storia La nuvola e il tulipano ci proietta in un mondo fatato, mentre fate e gnomi vivono storie fantastiche come in La fata e il vento e Lo gnomo dorato e la fatina triste; non mancano animali e personaggi, tra giganti addormentati, strani amici e terribili draghi. Quindici storie che si adattano alla lettura dai quattro anni in su in un libro che racconta la fantasia invogliando alla lettura dei più piccoli e alla passione di sfogliare le pagine tra le mani, un lavoro curato da Cinzia Carboni presidente di I luoghi della scrittura.

Quando nasce l’idea di FàVolà? Nel corso della prima edizione di “Piceno d’Autore“, a San Benedetto del Tronto nel 2010. Avevamo inserito all’interno del festival letterario, uno spazio tutto dedicato ai bambini, questo spazio lo abbiamo chiamato FàVolà che vuol dire fai volare, perché noi vogliamo che i bimbi tornino a far volare la fantasia. Ci è subito sembrato naturale pensare ad inventare noi autori delle favole da dedicare a loro.

Considerando quanto sia notevole l’apporto culturale del e per il territorio, interessante risulta essere il contributo letterario e artistico degli autori piceni. Come è stata accolta l’iniziativa dagli scrittori? Con grande entusiasmo. La prima volta che le fiabe sono state lette ai bambini nella prima edizione di Piceno d’Autore, ci siamo anche commossi.  È stato un modo per ritornare piccoli anche noi. Una bellissima sensazione. Alcune fiabe sono state ambientate proprio nei nostri territori, come “Il gigante buono”, una scelta particolarmente apprezzata dai lettori.

Offrire ai bambini delle storie con cui crescere è un passo importante per forgiare i lettori del domani, ma soprattutto offrire storie che hanno una matrice regionale o ancor più una tradizione locale può stimolare gli stessi genitori a incentivare la lettura tra i giovanissimi. Quindi, come è stato accolto FàVolà nel pubblico della lettura? L’accoglienza del libro è stata meravigliosa. In pochi mesi abbiamo venduto quasi 1500 copie.  Ci siamo spesi molto per la promozione, e continuiamo a girare per le scuole, quando le insegnanti ci invitano. Per noi, compatibilmente agli impegni personali, è un grande piacere poter avvicinare i bambini in queste occasioni, del resto uno dei principali obiettivi statutari che ci siamo dati sin dall’inizio è quello della promozione degli autori locali e l’incentivo alla lettura. Vederli ascoltare le favole o leggerle loro stessi e partecipare con tanto trasporto è una soddisfazione immensa.

Dove è possibile trovare il libro? Purtroppo solo a San Benedetto del Tronto, non avendo capacità distributive all’esterno, nei negozi segnalati sul sito, oppure acquistandolo on-line con le modalità indicate su www.iluoghidellascrittura.it.

In un panorama editoriale così vasto, necessario risulta chiedere il tipo di rapporto editoriale che avete intrapreso; ovvero, avete scelto l’autopubblicazione o avete deciso di creare il marchio I luoghi della scrittura? Anche questo era uno dei nostri obiettivi statutari, creare un marchio editoriale che ci permettesse di pubblicare in proprio. Realizzarlo è stata la concretizzazione di un sogno. Per ora le nostre pubblicazioni ospitano esclusivamente opere dei nostri autori. È uscito proprio in questi giorni il primo libro della collana “scrivere insieme” dedicato alla letteratura dei sensi; conterrà 18 racconti che hanno tutti in comune il cibo. Con i Luoghi della Scrittura abbiamo trovato il sistema per far conoscere anche agli altri ciò che più ci piace fare: scrivere.