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FERMO – Da dicembre saranno avviate nove borse lavoro per giovani laureati in discipline umanistiche, della durata di 12 mesi nei progetti di start up dei principali contenitori culturali avviati dalla Provincia di Fermo sul proprio territorio. I luoghi presso cui esse si volgeranno ricoprono l’intera area della provincia e in particolare: la Pinacoteca “Duranti” di Montefortino (borsista Cogliandro Fabiola), la Casa Museo “Osvaldo Licini” di Monte Vidon Corrado (borsista Balacco Paolo),  l’aula didattica sulla Shoah e sul Razzismo di Servigliano (borsista Palmoni Eleonora), la Fototeca Provinciale di Altidona (borsista Zaffini Arianna),  l’audioteca Provinciale di Fermo, la Rete Provinciale dei Musei Fermani (borsista Lattanzi Claudia), la Biblioteca Provinciale di Storia Contemporanea di Fermo (borsista Vecchioni Marzia), la Rete dei Musei Montani -Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo ed Amandola- (borsista Turchi Nazareno), la Dimora di Charme ed il Centro di Educazione Ambientale “Terra dei Vulcanelli di Fango” di Monteleone di Fermo (borsista Gambioli Martina) .

IL DIRIGENTE DELLA PROVINCIA GIANNI DELLA CASA – Si tratta di un progetto simile alla work experience ma in questo caso emanato dall’assessorato alla cultura, un progetto innovativo, che non segue le linee del FSE e quindi non riservato esclusivamente ai residenti sul territorio della provincia.

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI FERMO FABRIZIO CESETTI – Sottolinea le sinergie tra le varie istituzioni della Provincia di Fermo coinvolte nel progetto e i comuni ad essa appartenenti. Lo scopo è stato quello di voler inserire giovani nel mondo del  lavoro permettendo loro di avvicinarsi a strutture reali presenti sul territorio, pronte ad accoglierli. Il progetto è a riprova dell’esistenza dei  patrimoni culturali e storici locali;  per citarne alcuni, la Casa Museo Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado e la Aula Didattica sulla Shoah di Servigliano, realtà in via di “decollo” e munite di una rete di collaborazione, ma altresì sorrette da strutture che lavorano già da tempo.

L’ASSESSORE PROVINCIALE ALLA CULTURA GIUSEPPE BUONDONNO – “Dietro queste convenzioni ci sono strutture culturali , sia già esistenti, che nascenti e quindi pensate e progettate insieme ad una rete di associazioni ed enti locali: attori attivi del progetto.  Le politiche culturali del momento debbono intervenire su strutture permanenti che abbiano una forte valenza culturale”.Tutto ciò significa esercitare una rete di diritti verso  quel che sia “cultura”. Prosegue “Molte di queste iniziative che si stanno realizzando, si possono trovare nella relazione programmatica del Presidente Cesetti dai tempi di inizio mandato, quindi è una riprova del fatto che ci stiamo impegnando nella realizzazione di questo, come di altri progetti già pensati”.

IL SINDACO DI SERVIGLIANO MARINOZZI – “Grazie all’accordo della convenzione, viene sancito un gran lavoro che ha le radici sulla lungimiranza di chi ha investito questi finanziamenti. L’obiettivo principale è diffondere cultura e dare una speranza per un futuro lavoro dei 9 giovani assegnatari. Pensando ai risultati attesi si potrebbe auspicare che la messa in rete di queste attività permetta alle stesse di poter essere trasformate in un pacchetto turistico per chi vorrà visitare il territorio”. (Aurora Carosi)