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Tre amici e una sola passione; Velia Vesperini, Chiara Pezzella e Giacomo Menzietti hanno messo insieme le forze per creare “ChokoreTomodachi”, un gruppo di amici che realizzano eventi di natura nipponica. Uniti dalla tradizione del Sol Levante e mossi dalla voglia di creare nel nostro territorio una manifestazione che guardasse all’Oriente, seppur molti giovani hanno contagiato il Piceno con l’amore per il Giappone. Risponde alle nostre domande la portavoce Velia Vesperini. 

Come è nata l’associazione? Eravamo seduti ad un tavolo, sorseggiando un aperitivo e discutevamo sul fatto che nella nostra zona, provincia e limitrofi, per noi appassionati della cultura del Sol Levante non c’è praticamente nulla. Così tra un salatino e l’altro abbiamo pensato: “Se non li creano gli altri gli eventi che ci interessano, perché allora non li mettiamo in piedi noi?!” e da lì è partito tutto.

 

Avete avuto un percorso di studio che vi ha avvicinato alla lingua e cultura orientale e al mondo dei manga giapponesi, oppure provenite da ambienti universitari o professionali diversi e uniti dalla pura passione per la cultura giapponese? Tutti e tre abbiamo un trascorso diverso, il nostro punto in comune è esclusivamente il Giappone; diciamo, generalizzando, che tutti e tre siamo cresciuti a pane ed anime giapponesi, poi ognuno di noi ha sviluppato quest’interesse in percorsi differenti.

L’associazione ChokoreTomodachi attraverso la passione per tutto ciò che riguarda il Sol Levante, sostiene e organizza iniziative volte a diffondere l’aspetto artistico, musicale e socioculturale di una realtà lontana dai nostri canoni. Quali sono gli eventi organizzati dalla vostra associazione che hanno portato nel nostro territorio l’Oriente? Qual è il vostro fiore all’occhiello? Siamo un gruppo molto giovane che conta di fare molto; alle nostre spalle abbiamo l’organizzazione di tre eventi, contando il  Piceno Nihon Manga. Il nostro primo evento era dedicato alle arti visive, ci siamo cimentati in un aperitivo con relativa esposizione di opere a tema; non è stato proprio un semplice aperitivo, di base c’era anche il sociale, la raccolta fondi per il progetto dell’associazione “Love for Japan” e anche tanta musica proveniente dal Giappone. Il nostro secondo evento, il “Doki Doki by Night”, è stato un vero trampolino di lancio, affermando che la cultura giapponese non è semplicemente un cosplay e due manga, ma c’è molto altro dietro, anche a livello strettamente popolare si può spaziare su moltissimi fronti. Proprio questo, al momento, è il nostro fiore all’occhiello, che ha visto la partecipazione dell’ospite internazionale Ryo Fujimoto e le splendide coreografie create appositamente da Antonella Ascani tutte di ispirazione Butoh.

Con Piceno Nihon Manga avete portato l’Oriente nel nostro territorio, catalizzando quattro giorni intensi di iniziative volte a mostrare i tanti aspetti della cultura nipponica, dai noti manga ai dj set della musica più insolita. Come è stato accolto nel nostro territorio? Innanzitutto dobbiamo ringraziare la Provincia di Ascoli Piceno, nello specifico il settore delle Politiche Giovanili, poiché loro hanno buttato le basi per quest’evento e ci hanno affidato l’arduo compito dell’organizzazione. Ognuno di noi, poi, ha svolto la sua parte per contribuire al meglio nella riuscita della manifestazione, dalla direzione artistica alla grafica d’impatto. Doveroso ringraziare il Centro Giovani di San Benedetto del Tronto e i suoi validi collaboratori che hanno reso possibile la realizzazione, in termini logistici, dell’evento. Detto questo, posso aggiungere che anche se qualcuno ha storto un po’ il naso la nostra iniziativa è stata accolta a braccia aperte da una grande maggioranza e di questo noi ne siamo ben lieti. Credo che tutti i giovani dovrebbero impegnarsi per portare a galla i loro progetti, è una bella sfacchinata, ci vuole dedizione, passione e un’immensa pazienza, ma d’altra parte i sogni costano molta fatica e vederli realizzati regala una grande felicità che ripaga di ogni singolo sforzo.