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ASCOLI PICENO – Oltre 500 volontari sanno coinvolti nella sola provincia di Ascoli nell’edizione 2012 della Colletta Alimentare in programma sabato 24 novembre. Giunta alla sedicesima edizione, questa importante iniziativa quest’anno sarà caratterizzata dal coinvolgimento attivo dei detenuti del Supercarcere di Marino del Tronto. Grazie alla collaborazione instaurata tra il Banco Alimentare e la Direzione del Supercarcere di Marino del Tronto questa iniziativa potrà concorrere al reinserimento sociale dei detenuti anche attraverso progetti di questo genere. Il Banco Alimentare si conferma pertanto un punto di riferimento per le strutture caritative che operano attivamente nel Piceno a beneficio delle fasce sensibili della popolazione.

LE NOVITA’ DELL’EDIZIONE 2012 – Sono stati implementati i punti vendita che ospitano i volontari impegnati nella raccolta di alimenti a lunga conservazione. Dei 360 supermercati coinvolti a livello regionale, nella provincia di Ascoli Piceno saranno infatti attivi 51 punti vendita, 90 a Macerata e 45 a Fermo. Questa disponibilità da parte dei privati permette di ipotizzare la possibilità di aumentare la capacità di raccolta e superare i quantitativi dello scorso anno. Nel 2011 infatti, a fronte di 263 tonnellate di alimenti donati, la provincia di Macerata è stata quella che nel Piceno ha avuto il quantitativo maggiore di referenze pari a 57 tonnellate, segue la provincia di Ascoli Piceno con 34 e Fermo con 27. “Ogni anno – commenta il vicepresidente Cdo MArche Sud e responsabile del magazzino del Banco Alimentare di San Benedetto del Tronto, Francesco Galieni – la sensibilità delle persone continua a stimolare il nostro coinvolgimento in favore di chi vive situazioni di disagio. Nella delicata fase economica che tutti stiamo vivendo, la testimonianza delle donazioni alimentari che vanno ad incrementare quanto già la Rete del Banco Alimentare raccoglie mediante la sua attività quotidiana, è un segnale importante. La giornata della colletta alimentare rappresenta infatti un riconoscimento di fiducia da parte della collettività verso il Banco alimentare e verso la concretezza del proprio operato”.