GROTTAMMARE – La Commissione Ministeriale boccia la metodologia basata sull’utilizzo delle cellule staminali proposta dalla Stamina, la fondazione di Davide Vannoni e Marino Andolina i relatori del convegno “Vite sospese” in programma per il 17 novembre. La terapia è stata al centro di una querelle politico-giudiziaria-scientifica sotto l’occhio della stampa nazionale e la commissione redatta da uno dei massimi esperti di biologia delle cellule staminali, Massimo Dominici, che ne fornisce un parere negativo.
I RELATORI DEL CONVEGNO – In relazione all’articolo apparso su un noto quotidiano nazionale, i relatori del convegno rivierasco replicano, fornendo maggiori informazioni sul metodo Stamina utilizzato in terapia compassionevole presso gli Ospedali di Brescia. “Totale mancanza di rispetto nei confronti di quelle strutture che hanno approvato la terapia e di quei giudici civili che dopo aver analizzato a fondo tutti i documenti hanno ordinato all’Ospedale di Brescia l’immediata ripresa della terapia” – esordiscono.
LE APPROVAZIONI – I relatori, ad avvalorare il loro operato, ricordano le adesioni dell’Associazione Italiana del Farmaco nel 2011 e il parere positivo del Ministero della Salute, ripercorrendo i processi di studio e lavorazione nel pieno rispetto delle norme e sottolineando che non è avvenuto il minimo effetto collaterale. Ad oggi, infatti, la Stamina Foundation opera presso l’ospedale di Brescia in piena legalità e in linea con la legge dello stato italiano, la cosiddetta legge Turco; ribadiscono, infine, che “tutti i pazienti in cura agli ospedali civili di Brescia hanno fruito della terapia gratuitamente, dal momento che i costi di produzione cellulare sono stati sostenuti interamente dalla Stamina”.